Dimenticate merletti e ricami, siamo nel 2021, e se questo ultimo anno e mezzo abbiamo accettato ogni tipo di evoluzione nel Fashion System pandemico, non potevamo che concludere il ciclo con una notizia proveniente dall’Haute Couture.
L’immagine di originalità, eleganza senza tempo e manifattura dell’alta moda è pronta a riconsiderarsi e ad aggiornarsi, o almeno questo è quello che ci dice Windowsen, emergente brand haute couture che irrompe nella forma più elitaria della moda con una visione così contemporanea da non riuscire a rispettare neanche i tempi attuali, ma che proietta piuttosto l’Haute Couture in una versione sporty-tech, una forma aliena indefinita che viene a insegnarci le regole della moda del futuro con ciò che trova nell’armadio della sua navicella spaziale approdata per sbaglio nei bui anni 20 del XXI secolo.
E’ con questi presupposti e storytelling da videogioco post-apocalittico e dai personaggi mezzi zombie e mezzi dei che Windowsen presenta la sua sua prima collezione “Barbie and the Chinese Zodiac” definendo il proprio show la prima sporty-tech haute couture mai presentata prima.
Sensen Lii, cinese di origine e diplomato al Royal College of Arts nel 2019, è la mente dietro il surreale progetto di Windowsen. Intrappolato in un mondo dove le sue fantasie non trovavano un canale di espressione, Sensen ha dedicato la rigorosa chiusura in Cina del 2020 alla ricerca di una soluzione per evadere mentalmente nel suo mondo parallelo e riuscirlo a trasportare all’esterno, dando finalmente vita a Windowsen.
Lo show si apre con una Barbie un po’ squilibrata che invita gli spettatori ad entrare nel suo armadio, per poi rivelare di avere sotto il suo controllo una miriade di creature ultraterrene che danno vita ad uno zodiaco cinese modificato. La barbie inizia ad illustrare allora le sue creature, facendo sfilare i capi di Sensen Lii indossati da una mosca, una mantide religiosa, un panda, un orso, un pagliaccio, un unicorno, una sfinge, un coniglio, un leone e infine un dragone cinese.
Se volessimo riassumere l’estetica della stravagante collezione potremmo descriverla come un tripudio di organza e cyber-punk geneticamente modificato, al limite tra la robotica e l’anatomia del corpo umano. Tacchi altissimi e rilievi 3D, modelle alte 3 metri e trucco elaborato in modo da cambiare i connotati del viso.
Per usare le parole con cui il designer racconta della prima collezione e di quel che ha in mente per il futuro di Windowsen: “É come Black Mirror. Ogni episodio ha la sua storia, ma sotto c’è una forte ragione nascosta che li connette”.
____________________
Per saperne di più:
Sito (coming soon): windowsen-official.com
Instagram: @windowsen
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi anche:
The deconstructed and futuristic design of Kiko Kostadinov’s collections
You might also like
More from Brands & Designers
Loro Piana accusata di non retribuire i suoi lavoratori indigeni in Perù
"Le nostre eccellenze": questa la value proposition che si trova sul sito ufficiale di Loro Piana alla sezione “viçuna”. E in effetti …
Donatella Versace e Dua Lipa: gli anni ’60 nella co-lab “La Vacanza”
Donatella Versace e Dua Lipa insieme per la Pre Fall 23 per celebrare l'estate italiana. La co-lab tra moda e …
Schiaparelli: il prêt-à-couture di Daniel Roseberry per la FW23
Arte e moda? Un connubio ben noto al più ampio pubblico, ma che ancora stride nel rapportarsi con la quotidianità, …