"Otherwise Formal" la sfilata che celebra la nuova eleganza maschile

Per questa 97esima edizione di Pitti Uomo, la rivista DUST MAGAZINE ha curato “Otherwise Formal”, una sfilata-evento tenutasi ieri presso il Piazzale della Ghiaia della Fortezza da Basso.

Intitolata “Otherwise Formal / Formalità, una questione di qualità”, la sfilata ha dato un tocco di brio alla manifestazione di Pitti Uomo, dando vita a quegli abiti che siamo soliti vedere appesi e inanimati negli stand.
L’obiettivo principale però, è stato quello di celebrare uno dei maggiori contributi dati dal salone alla moda maschile nell’arco di tutte queste edizioni: il superamento dei confini di ciò che può essere considerato formale e delle regole dell’eleganza.

Tutto questo è stato possibile grazie al costante esercizio della manifestazione nella coniugazione di elementi apparentemente molto distanti tra loro, come il gusto sartoriale e i codici degli stili più classici, con l’abbigliamento casual e lo sportswear.

Questi aspetti dell’ “everyday-wear per l’everyday man” sono stati quindi celebrati secondo l’originale punto di vista del magazine in uno show che ha visto sfilare 25 look composti da abiti e accessori presi dalle collezioni AI 2020/21 di una trentina di espositori, tra cui Corelate, Ahirain, Raeburn, Pierre-Louis Mascia, Drumohr, Roberto Collina.

La sfilata non è stata solo un’esperienza immersiva in una nuova prospettiva dell’eleganza maschile, ma di fatto ci ha posto di fronte alla domanda: “Cos’è il nuovo formale oggi?”.

Per la risposta… non vi resta che sfogliare la gallery!

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Francesca Montuschi

Trendsetter sin dai tempi dell'asilo (già allora decidevo i miei outfit). Giornalista di moda, sempre alla ricerca di nuove tendenze, ma nostalgica dell'eleganza del passato.