E’ la terza presenza a Pitti Uomo per Beyond Closet, e questa volta, sempre nell’ambito del progetto “Concept Korea”, seduce il suo pubblico con una parata pulita e colorata per la sua collezione Autunno/Inverno 19/20.
Lo stilista Taeyong Ko ha dimostrato, anche in questa stagione di sapere molto bene il fatto suo. Sarà anche per questo che la sua etichetta di abbigliamento maschile “classico, con un twist” ha raddoppiato i suoi clienti multimarca da una stagione all’altra.
Il designer autodidatta, la cui carriera parte come commesso in un negozio di abbigliamento, attraverso Beyond Closet ha creato un universo molto particolare e riconoscibile composto da un armadio classico con accenti di gusto squisito e un pizzico di divertimento e stravaganza, senza mai esagerare.
La forza di Taeyong Ko? La sua capacità di mescolare sottilmente i generi e creare silhouette originali così come desiderabili. Tutto sta infatti, nello stile composto da dettagli, accessori e un forte mix and match di materiali.
In una scena di accampamento militare con tende e cabine appostate nel deserto, risuona il rombo di una moto, mentre i primi modelli sfilano sulle note di “Walk on the wild side” di Lou Reed ed ecco fare capolino pantaloni in pelle di vitello lavorata a maglia, camicie di lana a quadri e ingombranti parka che si alternano a tute in felpa e completi con stampe in principe di Galles.
Il tema centrale della collezione, è il “Navy” inteso come un colore basic che ha passato guerre e rivoluzioni, ma è sempre presente e diventa un logo presente nei diversi capi e accessori.
Ogni proposta del creativo è concepita in completo distacco dalle precedenti stagioni, proprio per rinnovare l’appeal verso le nuove generazioni di clienti coreani.
Gli Usa e lo stile preppy fanno da rouge. All’interno dei 32 outfit, con una palette dai color crema e rossi, verdi militari e aranci, grigi e blu, tutti Made in Corea, sono molti i richiami alla moda tradizionale, tra pied de poule e scozzesi, scomposti e ristampati su nylon.
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