Gucci Sneaker Garage. Il virtuale si fa reale nella nuova sezione dell’app di Gucci: una vetrina interattiva, dove moda e immaginario si fondono alla perfezione.
Sulla scia dell’operazione avviata l’anno scorso con Arcade, la sezione dell’app con videogiochi e richiami vintage alle sale degli anni Settanta e Ottanta, Alessandro Michele (direttore artistico del brand fiorentino) abbatte nuove frontiere: quella dell’haute couture e quella della realtà fisica.
L’immagine del garage non è per niente casuale: ispirata agli ambienti in cui si forgiano menti, ingegni e personalità e ai luoghi dove gli appassionati di sneakers conservano e classificano le loro collezioni di scarpe. La nuova sezione è la “cabina armadio scarpiera” che tutti vorremmo.
Cosa aspettarsi all’interno della piattaforma? Prima di tutto una vetrina virtuale dove modelli storici del brand sono stati reinterpretati attraverso tecniche artigianali e multimediali da 14 artisti tra cui: Helen Kirkum, Michael Cutini, Mattias Gollin, Rudy Lim, Bodega Rose, Haram With Sugar, Ghica Popa, Jemma Mason, Christopher Chan, Pix Sellers, Delphine Dénéréaz e Trevor Andrew, che hanno utilizzato la sneaker come tela bianca sulla quale creare la propria opera.
Oltre alla rivisitazione dei modelli, cliccando su ognuno di loro si viene rimandati direttamente al sito e-commerce Gucci per acquistare il proprio preferito, ma non senza averlo prima provato! Nello Sneaker Garage si possono infatti indossare virtualmente, in un concetto di realtà aumentata, le sneakers preferite puntando la fotocamera ai propri piedi. Una sorta di upgrade di quello che è il servizio di vendita assistita a distanza riservata ai clienti delle grandi maison. Una volta scattata la foto è possibile condividerla sui social e tra amici, proprio come si farebbe con un paio fresco di acquisto in negozio. Gli utenti si limiteranno a condividere la “prova della scarpe” in una story di IG o procederanno davvero all’acquisto?
In pieno stile con la rivoluzione apportata dal direttore artistico alla griffe con una moda inclusiva e di abbattimento delle barriere dell’haute couture, gli utenti possono diventare designer. L’applicazione consente di accedere a una serie di strumenti per modificare e progettare la propria scarpa Gucci personalizzando suola, tomaia e colori, sulla base di parti di modelli esistenti.
Ma al centro della nuova piattaforma è la presentazione della prima sneaker virtuale: Gucci Virtual 25. Il modello, iper-realistico, combina particolari tecnici e dettagli creativi: componenti fluo e chiusura con rotella al posto dei lacci, rimandano ad un’estetica anni ’80, rivisitata però in chiave contemporanea. Possono essere acquistate esclusivamente in modo virtuale al costo di 12,99 €.
Non è sicuramente la prima volta che Alessandro Michele strizza l’occhio al mondo del gaming. Partendo dal carattere futuristico dell’applicazione alla collezione di accessori Gucci Off The Grid nell’esperienza di gioco di The Sims 4, disponibile da qualche settimana. Gli accessori, realmente acquistabili online, sono stati catapultati all’interno di una delle realtà virtuali più amate di sempre.
Robert Triefus, direttore marketing, dichiara che in un secondo momento Gucci potrebbe adattare le collezioni reali e proporle come skin per personalizzare gli avatar nei videogame, vendute e scambiate come accade su Aglet (app che porta a caccia di sneakers per poi essere scambiate o vendute a prezzi folli) o più banalmente in Fortnite: “la linea tra fisico e virtuale è sempre più sfumata”.
“la linea tra fisico e virtuale è sempre più sfumata”
Non sono poche, le maison di moda che hanno fatto comparse sempre più frequenti nel gaming, Valentino e Marc Jacobs, per esempio, da poco hanno fornito gli abiti per Animal crossings: New horizon.
Inoltre, non è una novità che i gamer più accaniti effettuino vere transazioni di denaro all’interno dei videogiochi: per armi, munizioni, monete o “infinite vite”, ma l’uso di denaro reale per l’abbigliamento è meno scontato. Cosa sta succedendo esattamente? Le fashion victims si stanno dedicando ai videogiochi o i gamer vogliono essere sempre più cool?
Giorno dopo giorno il fashion è sempre più contaminato dal virtuale e quest’ultimo sta sviluppando una vera e propria economia. Complice forse la situazione che stiamo vivendo, le distanze fisiche si fanno sempre più lontane, accorciando drasticamente quelle immaginarie.
Che si tratti di Corso Venezia a Milano, Via de Tornabuoni a Firenze, Galleria Umberto a Napoli o una qualsiasi via di Sunset Valley in The Sims 4, l’obiettivo è sempre lo stesso: lo status symbol.
Se nella realtà l’abbigliamento spesso cela ciò che c’è dietro e contribuisce ad uno sviluppo della cultura dell’apparenza, far indossare un paio di Gucci sneakers al nostro avatar è questa condizione portata allo stremo.
L’infiltrazione del virtuale nel mondo moda contribuirà ad un annullamento della persona o si tratta di un’ottima strategia di marketing?
Qualsiasi sia la vostra risposta ricordate: il mondo virtuale è come uno specchio che riflette solo ciò che vogliamo mostrare e per questo non sempre vero.
Tutte le novità sul mondo Gucci qui.
You might also like
More from Brands & Designers
Loro Piana accusata di non retribuire i suoi lavoratori indigeni in Perù
"Le nostre eccellenze": questa la value proposition che si trova sul sito ufficiale di Loro Piana alla sezione “viçuna”. E in effetti …
Donatella Versace e Dua Lipa: gli anni ’60 nella co-lab “La Vacanza”
Donatella Versace e Dua Lipa insieme per la Pre Fall 23 per celebrare l'estate italiana. La co-lab tra moda e …
Moda e design: un dialogo aparto
Dai primissimi anni del 1960, la dimensione artistica che seguì la rinascita economica, artistica e scientifica vide la moda come …