È da diverso tempo, ormai, che anche il sistema moda, conosciuto di certo non per la sua sostenibilità, è diventato più sensibile rispetto alle tematiche ambientali. Per questo motivo abbiamo deciso di presentarvi una lista dei brand, emergenti e non, che hanno fatto dell’upcycling il loro punto di forza.
Dobbiamo fare un passo indietro: per chi non lo sapesse, l’upcycling è quella tecnica che attraverso l’utilizzo di materiali di scarto riesce a dar vita a qualcosa di nuovo e completamente unico.
Il fashion world ha fatto sì che questa tecnica diventasse una vera e propria risorsa, riducendo l’impatto ambientale e strizzando l’occhio al Pianeta. Margiela, Loewe, Marine Serre, Miu Miu, Acne Studio, Our Legacy, DROMe, Stüssy e Levi’s sono solamente alcuni dei più noti marchi che hanno presentato svariate collezioni e capsule upcycled.
Nonostante ora, rispetto agli anni passati, ci sia molta più attenzione nei riguardi dell’ambiente da parte delle case di moda, è comunque difficile trovare dei brand che hanno fatto della sostenibilità la loro etica portante. Spesso quello che vediamo dalle label più note sono solo alcuni “sprazzi” di sensibilità: saranno questi una tecnica di marketing per accaparrarsi più consensi in un mondo che ormai richiede di rientrare (giustamente) in determinati target? Ma quanto è in realtà il loro impegno e la loro inclusione nell’eco-consciousness?
È in questo scenario che l’upcycling è diventato così in voga facendosi vera e propria tendenza, ma il suo successo non lo si deve solamente ai nuovi parametri sociali. Ogni capo upcycled è unico nel suo genere poiché ricavato interamente da tessuti o materiali di scarto. Questa tipica caratteristica dell’upcycling dà valore e aggiunge originalità a ogni pezzo guadagnando un enorme seguito tra il pubblico.
Chiunque, oggi, vuole differenziarsi dalla massa; abbiamo visto spopolare l’arte del customizzare e quindi cosa c’è di meglio se non un pezzo upcycled?
Dopo questa introduzione al mondo dell’upcycling, ecco a voi tutti i brand che vale la pena conoscere:
COLLINA STRADA
Fondato nel 2009 da Hillary Taymour, Collina Strada non è solo un brand, ma una vera e propria piattaforma per la consapevolezza ambientale, la consapevolezza sociale, il cambiamento e l’espressione di sé stessi. La designer propone abiti facili da indossare, intrisi di un’attitudine fluida senza paura.
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La pelle viene sostituita da tessuti vegani e tutti i materiali utilizzati sono di scarto o riciclati. La produzione è manuale e i capi vengono assemblati a New York, città natale del brand, adottando una filosofia a chilometro zero.
NICOLE MCLAUGHLIN
Nicole McLaughlin la designer newyorkese che si potrebbe definire la regina dell’upcycling.
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Adottando un approccio ironico al suo processo creativo, Nicole trasforma oggetti di varia natura in capi d’abbigliamento traducendo rifiuti in elementi di design.
ZERO WASTE DANIEL
Zero Waste Daniel, fondato nel 2015 a New York dal designer Daniel Silverstein, come può far già intendere il nome, è un brand che crea abiti interamente con scarti di materiale avanzato.
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Il risultato sono capi d’abbigliamento genderless riciclati, fantasiosi e davvero unici nel loro genere caratterizzati da un’estetica patchwork molto marcata.
Zero Waste Daniel continua a ispirare il cambiamento e a fare notizia, aumentando la missione di porre fine alla cultura dei rifiuti e ridefinendo il significato di “design sostenibile” come un invito all’azione per tutti coloro che desiderano partecipare.
RE/DONE
Fondato a Los Angeles nel 2014 da Sean Barron e Jamie Mazur, Re/Done è un brand nato con l’obiettivo di dar nuova vita al vintage denim. Il marchio si definisce come un vero e proprio movimento, volto a restituire individualità al fashion luxury, mantenere rilevanti i marchi storici e creare moda sostenibile.
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I modelli usati vengono scuciti per poi essere riassemblati in un nuovo look. L’intera produzione è sostenibile, dal riciclo dei tessuti al packaging realizzato con materiali di recupero.
Dal lancio del brand, fino a oggi, sono stati trasferiti oltre 145.000 capi dalle discariche, diventati poi articoli di lusso. Le collezioni upcycled celebrano il passato di ogni pezzo per restituirgli una nuova vita.
REFORMATION
Reformation è nato a Los Angeles nel 2009 come un piccolo negozio di abbigliamento vintage. Si è poi rapidamente espanso come brand con particolare attenzione alla sostenibilità.
Oggi Reformation crea silhouette semplici che celebrano la figura femminile.
La sostenibilità è al centro di ogni cosa, dalla produzione, ai materiali, agli imballaggi fino agli store. Si tratta di un’azienda a emissioni zero che bilancia acqua e rifiuti in proporzione ai capi realizzati.
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Reformation con la sua grande attenzione per l’ambiente converte materiali di scarto in articoli pronti da vendere.
BÉHEN
Béhen è il brand sostenibile di abbigliamento upcycled creato dalla designer portoghese Joana Duarte. Appassionata di storie non raccontate si concentra sulla realizzazione di articoli con tessuti antichi lavorati e ricamati, vecchi copriletti, e altri materiali intrisi di un vissuto.
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Grazie alle tecniche di upcycling Béhen recupera corredi, tovaglie, copriletto, lenzuola per disegnare una narrazione tutta nuova su capi dal linguaggio contemporaneo ma carichi di storia.
VERNISSE
Vernisse è un marchio italiano, di lusso e contemporaneo fondato nel 2019 per celebrare capi su misura e tessuti vintage.
Francesca ed Eugenia, le menti creative che si celano dietro al brand, raccolgono tessuti, finiture e oggetti del passato, collaborando con antiquari e vintage store in giro per l’Italia e l’Europa per creare capi unici nel loro genere.
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Ogni capo Vernisse è timeless e made in Italy: la filosofia del marchio è quella di creare capi che possano essere tramandati di generazione in generazione, lontani dalle tendenze usuali, con l’impegno di dare nuova vita a tessuti di lusso vintage, antichi e inutilizzati.
CHOPOVA LOWENA
Chopova Lowena brand debuttato nel 2017, nonché incrocio dei cognomi delle fondatrici, approfondisce folklore e sportswear concentrandosi su sostenibilità e artigianato utilizzando materiali riciclati e tessuti deadstock.
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Modernizzazione di tessuti, artigianato e tecniche tradizionali si fondono in questo marchio per creare capi unici.
EL/IF
el/if è il brand nato nel sud della Francia che propone esclusivamente pezzi handmade e upcycled, ricavati da vestiti dimenticati e trascurati.
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I vecchi capi vengono prima puliti accuratamente per poi essere decostruiti e successivamente ricostruiti in nuova forma e stile. Gli articoli proposti sono completamente rielaborati e unici.
SEVALI
Focalizzandosi sulla moda sostenibile, il brand parigino Sevali è stato interamente pensato e costruito utilizzando metodi di upcycling, in cui capi vintage vengono combinati e rivisitati grazie a tecniche artigianali.
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DURAN LANTIK
Duran Lantink, designer dell’omonimo brand con sede ad Amsterdam, propone una visione giocosa e inclusiva per il futuro della moda sostenibile.
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Il suo approccio innovativo verte sull’upcycling e sulla filosofia zero-waste utilizzando materiali di scarto e creando capi di abbigliamento esclusivamente su misura o in edizione limitata.
GARBAGE CORE
Garbage Core, con sede a Milano e ideato da Giuditta Tanzi, propone capi e accessori unici e handmade realizzati interamente con abiti upcycled.
Il progetto sviluppa la ricerca di materiali per abiti dismessi nei mercatini di strada, negozi di seconda mano e anche nei diversi guardaroba di amici e familiari.
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La pratica di Giuditta si basa su una costante sperimentazione attraverso tessuti e concetti di “arte indossabile” e sostenibilità che rendono il lavoro espressivo, artigianale e sensibile.
Garbage Core dà così una seconda vita ai vecchi vestiti mantenendo intatta la loro anima. Ecco perché alcuni pezzi presentano macchie e buchi, a testimonianza della loro vita precedente.
VITELLI
Fondata nel 2016 da Mauro Simionato, Vitelli rappresenta la cultura giovanile italiana attraverso il design contemporaneo della maglieria, fortemente incentrato sulla collaborazione con laboratori indipendenti veneti e processi produttivi sostenibili.
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Nato “responsabile”, è dal 2019 che Vitelli ha raggiunto lo status di green-brand quasi completo, grazie allo speciale tessuto Doomboh realizzato con processo 100% upcycling.
LES FLEURS
Les Fleurs, fondato nel 2017 da Maria Bernad, nasce dal desiderio di cambiare il modo in cui consumiamo e rivalutare gli schemi ciclici che hanno reso la moda il più grande inquinatore del mondo.
Les Fleurs Studio è una piattaforma collaborativa sociale e di vendita al dettaglio che fornisce visibilità ai designer che operano nello spazio della sostenibilità.
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I materiali utilizzati per la creazione dei capi sono esclusivamente presi da materiali preesistenti come capi vintage e tessuti di scarto per non contribuire al crescente problema dei rifiuti.
OH CARLA
Oh Carla lanciato nel 2020 è un brand milanese di upcycling artigianale, creato da Carlotta Boldracchi e Claudia Nesi.
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Il marchio lavora principalmente con tessuti vintage e deadstock textile. Tagliando e scomponendo i tessuti con varie tecniche, i pezzi singoli vengono legati insieme per creare una nuova forma.
Quasi tutti i capi sono composti da più di 200 pezzi singoli, abbellimenti e imbottiture cuciti a mano.
ACIDALATTE
Acidalatte è un progetto nato l’anno scorso a Milano disegnato da Eva Fiorucci e Carolina Ferrari. “Friendly, upcycled and one of a kind” è così che viene descritto, coniugando innovazione e sensibilità attraverso manipolazione e lavorazione artistica dei tessuti.
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In un’estetica fanciullesca alla ricerca del proprio bambino interiore il brand propone capi e accessori handmade e unici nel loro genere, realizzati sia con materiali nuovi che riciclati.
DENNJ
Multifunzionalità e sostenibilità sono le basi su cui si fonda il brand Dennj che non acquista nessun materiale di nuova produzione bensì eredita tutti i materiali che vanno a comporre i capi.
I tessuti utilizzanti provengono infatti da precedenti capi vintage, materiali di arredamento, tesori da flea markets e da donazioni private.
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Lo stesso Dennj, mente creativa del brand, afferma che l’ideazione di un capo non solo rappresenta un gesto di salvaguardia per il pianeta, ma diventa anche una palestra di stile e di tecnica sartoriale.
HARAM
Ecologico e contemporaneo il brand Haram si focalizza sul “riciclo creativo” presentando capi e accessori unici.
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Pezzi tanto unici non possono che essere presentati in maniera altrettanto creativa e innovativa. Modelli unconventional, senza filtri in tutti i sensi con sfondi psichedelici e slogan provocatori.
ANCUTA SARCA
Ultima ma non per importanza c’è Ancuta Sarca, la designer rumena, londinese d’adozione, che ha spopolato su instragram trasformando vecchie nike in nuove scarpe.
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Ancuta fonde estetiche contrastanti dando vita a un inconfondibile sandalo dalla silhouette allungata e appuntita che risulta essere davvero unico nel suo genere.
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Se ti è piaciuto l’articolo, leggi anche:
Intervista ad Elif Aybars: upcycling al centro del processo creativo del suo brand el/if.
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