Unilever elimina dai suoi pack la parola "normale", un passo verso l'inclusività

Unilever è una società globale britannica-olandese che detiene oltre 400 marchi in più di 190 paesi. Se non avete ancora capito di chi stiamo parlando, probabilmente vi basterà dare un’occhiata al logo:

Dove, Badedas, Glysolid e Fissan, sono solo alcuni dei nomi tra i 400 di Unilever, la quale ha deciso di eliminare definitivamente la parola “normale” dai suoi pack, perchè negativa.

IL VOCABOLARIO DELL’INCLUSIONE

A seguito di un sondaggio, il 70% degli soggetti non si riconosceva con la dicitura “normale”, arrivando a provare sensazioni sgradevoli a riguardo.

Nel concreto la società adotterà una sostituzione, attraverso termini che descrivano la tipologia di prodotto e il suo scopo, come ad esempio “idratante”.

Un dirigente di Unilever si è rivolto alla stampa affermando che:

Rimuovere la parola “normale” dalla confezione non risolve il problema, ma riteniamo che sia un passo importante verso una maggiore inclusività nella definizione di bellezza.

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ABOLITO ANCHE IL FOTORITOCCO

Non solo tra un anno avverrà un cambio di rotta a proposito di linguaggio adottato nei confronti dei consumatori, ma anche il fotoritocco subirà la stessa sorte. Abolite le modifiche dei volti prestati alle pubblicità/campagne dei marchi Unilever.

In passato più di un paese ha ritirato i brand della società dal mercato. La causa è riconducibile a pubblicità lesive nei confronti della sensibilità dei consumatori. Nel 2017, ad esempio, venne trasmesso uno spot della celebre Dove, raffigurante una donna che da nera veniva trasformata in bianca.

#normale #positive beauty #skincare #unilever

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Alessia Agus

Pro Make-up Artist Freelance. Al compimento del mio primo anno di vita ho afferrato la prima penna e a quello seguente ho iniziato a parlare fluentemente, da allora non mi sono più fermata. Non metto piede fuori dall’uscio di casa se non ho con me il mio rossetto rosso e Lucio Dalla nelle cuffie.