Si è mai tentato di riflettere sul ruolo delle cornici, nell’esposizione di un dipinto o di una fotografia? O, al contrario, dato il loro essere dei semplici ornamenti, non è mai stato necessario approfondire la questione? Eppure, pensiamoci bene, un’opera d’arte non è tale se quel contorno che la adorna non è adeguato o, addirittura, se è inesistente. Innumerevoli sono le volte in cui, visitando una galleria o una mostra in un museo, si è pensato di cambiarle, infatti. Di sostituirle con qualcosa di più adatto al proprio gusto estetico, soprattutto nel caso dei ritratti, dove protagonista è il volto. E sebbene nella realtà tangibile, organica, dell’essere umano siano soprattutto i capelli a fare da schermo, talvolta entra in gioco la moda e, in modo particolare, gli accessori, dai cappelli fino agli occhiali. Ed è proprio da questi ultimi che muove il discorso.
Piercing è l’iconica collezione eyewear di Alexander McQueen, presente sin dalla prima sfilata. Con il tempo essa ha visto evolversi i modelli presenti, stagione dopo stagione, fino a quella pensata per la primavera – estate 2018 che introduce diverse novità: dapprima, appunto, la cornice, quindi la costruzione vera e propria dell’occhiale, rappresentata dalla signature metal bar della casa di moda, la quale passa direttamente attraverso il corpo della montatura, sempre in metallo.
Le proposte unisex sono due, e altrettante sono le montature a cornice disponibili: a mo’ di schermo sfaccettata e, dalla forma rotonda, più classica. Ma per la bella stagione si è pensato di introdurre un modello dedicato esclusivamente all’uomo e consta in un paio di occhiali da sole con una silhouette tipica degli aviators, con l’aggiunta della firma stilistica della maison inglese, enfatizzata dalla costruzioni di angoli sfaccettati e dalla barra in metallo. Tutti made in Italy, i pezzi sono disponibili anche nella versione da vista e si declinano nei colori oro chiaro, nero opaco, marrone e argento scuro.
Alexander McQueen conferma ancora una volta l’unicità della sua filosofia di moda, creata dal suo eponimo fondatore, ovvero Lee McQueen, scomparso prematuramente nel 2010. Uno, forse l’ultimo, dei geni del settore; un creatore di mondi, di realtà immaginarie, di abiti-concetto. Sì, è vero, qui si tratta di oggetti sfiziosi, ma il punto è che mai come oggi, apparire unici e reali e l’unico valore che si dovrebbe coltivare, e il viso è solo l’inizio di questo meccanismo, nonché la carta d’identità con la quale ci si presenta al mondo.
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