La collezione maschile SS2020 di Claire Waight Keller per Givenchy è stata presentata durante la manifestazione di Pitti Uomo 96.
La sfilata ha avuto luogo nell’affascinante e storica Villa Palmeri, regalando uno spettacolo dall’animo rilassato e vivace allo stesso tempo. E proprio lì, tra gli alberi di limoni e arbusti estremamente curati, che Clare Waight Keller ha svelato la sua proposta su come l’uomo Givenchy dovrebbe vestirsi per la primavera/estate del 2020.
Con questa collezione, la designer inglese evoca il poeta maledetto de “I fiori del male” attraverso completi composti da giacche tre bottoni o doppio petto, tutte dagli ampi volumi che sposano nuance di chiaroscuro creando superfici. la cui narrazione rimanda alla mente la poesia tenebrosa tipica di Baudelaire.
Rimanendo in tema, la calligrafia gotica di ‘Fleurs du Mal’ viene frammentata per comporre stampe astratte. Ma al giorno d’oggi, si sa che ogni marchio di lusso deve fare i conti anche con lo streetwear e per questa collezione, l’approccio di Waight Keller a questo mondo è stato rappresentato attraverso tessuti coreani ultraleggeri utilizzati nei parka che trasformano qualsiasi movimento in uno slow-motion alla Matrix, mentre la brillantezza del “nylon velvet-touch” (che è esattamente quello che sembra) dona ai capispalla un nuovo livello di raffinatezza.
Nata a Beauvais e sviluppatasi tra gli arazzi di “La Manufacture des Gobelins”, la propensione di Hubert de Givenchy nei confronti della sfarzosità barocca rinasce nei jaquard italiani d’archivio su soprabiti e pantaloni che si trasformano lasciandosi alle spalle i motivi floreali per abbracciare nuove forme pixellate.
La stravaganza della tecnica espressa dai giacconi ricoperti da luccicanti canottiglie, molto rock anni ’90, si ritrova nei rigati argentati e viene sottolineata da voluminosi foulard in crespo regalando un’interpretazione disinvolta dell’abbigliamento da sera.
In un equilibrio di performance ed eleganza, gli accessori riuniscono un ampio ventaglio di dettagli raffinati e funzionali. Motivi classici e industriali s’intrecciano dando vita a gioielli a catena con perle d’ispirazione barocca, cinture dalla chiusura magnetica, borsoni e zaini da trekking in pelle e jacquard impreziositi da una chiusura gioiello.
Una categoria che nessun brand può ignorare nel 2019 sono le sneakers e anche Givenchy si lascia trasportare da questo trend presentando però solo silhouette atletiche, dalle runner alle slip-on e, curiosamente, alcune paia delle Onitsuka Tiger Mexico 66. Quest’ultimo modello, ovviamente è stato realizzato in collaborazione tra i due brand Givenchy e Onitsuka Tiger.
Un approccio ponderato alla sartoria, sia nel concetto che nell’artigianato, questo è stato ancora una volta, il filo conduttore del lavoro di Waight Keller per Givenchy.
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