Schmoove è un brand francese di calzature che ha fatto strage di cuori qui in Italia, a partire da circa 5 anni fa. Arrivarono sul mercato italiano queste scarpe a punta, in pelle ma con la suola in gomma, comodissime…un po’ eleganti e un po’ rock. Fecero innamorare i trend-setter, che le abbinarono molto bene ai jeans skinny come i Cheap Monday (fenomeno che stava proprio esplodendo in quel periodo) e finalmente abbiamo visto andare in giro nelle nostre città non solo trentenni (che comprarono Schmoove a valanga), ma anche sedicenni che le alternarono alle loro classiche sneakers.
Per un paio di stagioni l’Italia è rimasta pressochè orfana di questo brand così ricco di stile e il tutto per una questione di problematiche distributive.
Oggi Size Milano, uno degli showroom di punta italiani, ha ripreso queste scarpe di cui gestisce la distribuzione italiana.
Ne abbiamo approfittato per parlare del rilancio di Schmoove, ma anche della storia ed evoluzione del mercato, dei brand che trattano e di quelli che cercano.
Ciao Checco, ciao Sarah, iniziamo dalla vostra storia. Quando e come nasce Size Milano?
Size Milano nasce nel gennaio 2006, coniugando anni di lavoro on the road, esperienze di ricerca tra fiere e città all’avanguardia come New York, Berlino, Parigi, Barcellona, Copenhagen è una passione nata già da adolescenti a Londra, vera fonte di ispirazione.
Ho sempre apprezzato la vostra capacità di ‘Talent Scount’. Quella di vedere prima e coglier al volo alcuni brand che nel giro di un paio di stagioni sono diventati dei best seller. La domanda sorge spontanea. Ci vedete lunghissimo, o buona parte del merito è vostro?
Penso che buona parte del merito sia riconoscere la stessa passione nelle persone che vengono a presentarci le loro collezioni.
Ricordo ancora nel dicembre 2005 la prima volta che ho incontrato Mattia (BLOMOR) in un bar a Genova con la sua prima bozza di campionario, presentatomi all’interno di una 24 ore …5 t-shirt con stampe di cocktail…l’idea mi sembro’ tanto immediate quanto geniale nella sua semplicita’…il resto è storia…ora è un fenomeno street wear con oltre 600 negozi in Italia.Oppure il colpo d’occhio di notare ai piedi di un fornitore di Firenze, durante il B&B Barcellona, gennaio 2007, delle sneakers sconosciute e scoprire che erano lo spin-off di suoi amici compaesani che stavano iniziando la loro avventura in questo mondo…erano quelle scarpe che oggi tutta Italia conosce come D.A.T.E.
Altro punto che mi ha sempre impressionato. La vostra capacità di miscelare in maniera coerente 3 tipologie di prodotti: brand streetwear giovani e più commerciali, ma dal grande successo (vedi Blomor), marchi di successo di target medio alto (vedi DATE e Schmoove), a prodotti di pura ricerca, diciamo di poesia (ricordo, interessantissima una linea da veri amatori ‘Solomon & Schiba’ che distribuivate circa 2 anni fa.) In sintesi è azzeccata la mia analisi? Come selezionate i brand da mettere nel vostro ‘menu’?
La cosa fondamentale è proporre quello che chiede veramente il mercato…aggiungendo un po’ di follia… ”come passeggiare oggi nel quartiere di Bricklane a Londra con addosso una t-shirt bianca a stampa nera e dei pantaloni in tuta rigorosamente con scarpa da basket e passare il resto della giornata al Laden Show Room, culla dei brand emergenti”…
Fatemi una panoramica dei brand che presenterete la prossima stagione, con le caratteristiche e i relativi motivi per uno store di acquistarli…
D.A.T.E. – LA SNEAKER DEL MOMENTO
SCHMOOVE – IL RITORNO
BLOMOR – PERCHE NON ARRIVA AI SALDI
BYG BANG -ABBIGLIAMENTO FASHION MUST HAVE
CASIO – L’ACCESSORIO CHE HA FATTO STORIA
SEX FACE – IL MOOD DI OGGI
IRON SAMURAI – IL FUTURO E’ UN LED AL POLSO
SHUT UP FOOL – DA SCOPRIRE…PERCHE’ PARLARNE!
MASTRUKA – CONCETTO E COMUNICAZIONE
LADY POIS – WOMAN BASIC CHIC
PUNK ROYAL – I KNOW IT’S FASHION ROCK’N ROLL..AND I LIKE IT!
MORDERER DESIGN – LA CREATIVITE’ DANS LE MARAIS
ARTICLE – QUANDO LA T-SHIRT E’ UNA FORMA D’ARTE
PLAYHAT – LA CALZATURA CON IL CULTO DEL MADE IN ITALY 100%
Se domani arrivasse il titolare di un brand emergente, quali argomenti dovrebbe portarvi per convincervi a entrare nella vostra brand list?
Come ho già detto, passione, professionalità, capacità produttiva e un progetto a medio-lungo termine.
Stiamo attraversando alcune stagioni di grossa crisi. Come si è mosso il mercato, e, potete darci qualche segnale positivo sull’uscita da questa maledetta crisi?
Il nostro segnale positivo, la nostra testimonianza è quella di aver aperto lo scorso anno un negozio Rumble Fish, proponendo le nostre aziende affiancandole ad altre medio-alte con prezzi accessibili e constatare che la crisi non è poi così nera.
Andiamo a Schmoove. Come è nata l’idea di riprendere e far ripartire questo brand?
Non ho mai smesso di crederci, il calo che abbiamo subito in Italia non c’è stato nel resto de mondo. Questo penso che sia il segno che Schmoove, partita come scarpa di tendenza, sia diventata una scarpa di culto con una folta schiera di ammiratori.
Parlateci dell’azienda Schmoove in poche parole.
Schmoove fa parte di un gruppo francese a cui appartengono: Jean Baptiste Reautureau, No Name e Spingcourt. In piche parole Schmoove è l’unione della cultura della calzatura francese e l’estro dei designers (il papà di Maxime, le Boss, disegnava le Etnies nei favolosi anni 80. Le Schmoove sono presenti in Francia in oltre 250 negozi, oltre al successo europeo segnaliamo anche quello in Giappone e in Usa.
Dopo un periodo di furore, non avrà stancato quella scarpa a punta? O ci sono altri modelli in carniere?
Schmoove ha un campionario molto ampio…ma non vi dirà nulla…dovrete venire a scoprirle in showroom.
So che avete fatto alcuni inserimenti-test questo inverno. Quali sono stati i risultati?
Oltre ogni aspettativa. Soprattutto perchè oltre al modello basico, si sono affiancate altre forme che hanno avuto un grosso successo e questo fa ben sperare, anche perchè da fine febbraio saranno presenti in oltre 50 negozi italiani che, come me, hanno creduto nel rilancio si Schmoove.
ENGLISH VERSION AFTER THE JUMP
For a couple of seasons, Italy has remained almost orphan of this brand as stylish, all for a matter of distribution problems.
Today, Size Milano, one of the leading Italian showroom, has picked up these shoes to manage the Italian distribution.
We took the opportunity to talk about the revival of Schmoove, but also the history and evolution of the market, brand and dealing with those who seek it.
Hello Checco, hello Sarah, let’s start by your story. When and how Size Milano was born?
Size Milano was founded in January 2006, combining years of work on the road, research experiences, including exhibitions and art cities such as New York, Berlin, Paris, Barcelona, Copenhagen and passion born in London already as teenagers, the true source of inspiration.
I have always appreciated your ability to ‘Talent Scount’. To see before others the ‘next big thing’, to understand the potencial of a brand, to choose it and to follow it and see it, in a couple of seasons, becoming best sellers. The question naturally arises. You have an icredible long sight, or much of the credit of the success is yours?
I think that much of the credit is to recognize the same passion in people who come to present their collections.
I still remember in December 2005, the first time I met Mattia (BLOMOR) in a bar in Genoa with his first draft of our collection, showing me, taking off from a small bag … 5 t-shirts with a cocktail name printed on… The idea seemed ‘very much as it is brilliant in its simplicity’ … the rest is history … now is a phenomenon of street wear with over 600 stores in the Italy. Moreover I do remember my glance when noticed at the foot of a supplier in Florence, during the B & B Barcelona, January 2007, a pair of unknown sneaker… I found out that this was the spin-off from villagers that his friends were starting their adventure in this world … and now in Italy all people know as D.A.T.E.
Another point that has always impressed me. Your ability to mix in a consistent three types of products: young streetwear brand with mainstream public( from the great success…see Blomor), brands of success of medium-high target (see DATES and Schmoove), a product of pure research, let’s say ‘poetry’ (I do remember, a very interesting line from real amateurs called ‘Solomon & Schib’ you sold about two years ago in your showroom). In short, is my analysis correct? How do you select the brand to put in your ‘menu’?
The key thing is to offer what the market really asking … adding a little ‘madness …Now”like walking in the neighborhood of Bricklane in London wearing a white t-shirt printed in black with sweat pants with a classic basketball shoe and spending the rest of the day Laden Show Room,”the cradle of emerging brands .. .
Make me an overview of the brands that you will present next season, with the characteristics and the reasons for a store to buy …
D.A.T.E. – THE TIME OF SNEAKERS
SCHMOOVE – THE RETURN
BLOMOR – BECAUSE THET DON’T ARRIVE TO THE SALE
BYG BANG – FASHION APPAREL MUST-HAVE
CASIO – THE ACCESSORY THAT MADE HISTORY
SEX FACE – THE MOOD OF TODAY
IRON SAMURAI – THE FUTURE IS A LED AT YOUR WRIST
SHUT UP FOOL – FIND OUT WHY … ‘TALK!
MASTRUKA – CONCEPT AND COMMUNICATION
LADY POIS – WOMAN BASIC CHIC
PUNK ROYAL – I KNOW IT’S FASHION ROCK’N ROLL .. AND I LIKE IT!
MORDERER DESIGN – CREATIVITY DANS LE MARAIS
ARTICLE – WHEN T-SHIRT IS A FORM OF ART
PLAYHAT – THE SHOE WITH THE CULT OF MADE IN ITALY 100%
If tomorrow the owner of an emerging brand comes, with what arguments could convince you to bring his brand to join the list?
As I said, passion, professionalism, capacity and a project in the medium to long term.
We are going through some seasons of major crisis. As we have moved the market, and you can give us some positive signals on the output from this bloody crisis?
Our positive signal, our witness is to have opened last year a shop calles Rumble Fish, offering our companies to join others in medium-high with affordable prices and discover that the crisis is not so black.
Let’s go Schmoove. How did the idea to take back and restart this brand?
I never stopped believing, the decline we experienced in Italy there was the rest of the world. I think this is a sign that Schmoove, starting as a trendy shoe,has become a cult with a large group of admirers.
Let’s talk about Schmoove company in a few words.
Schmoove is part of a French group to wich belong Jean Baptiste Reautureau, No Name and Spingcourt. In piche words Schmoove is the union of the French culture of the shoe and the inspiration of designers (the father of Maxime, the Boss, drew the Etnies in the fabulous 80ies years. Schmoove are present in more than 250 stores in France, in addition to the success European point out that even Japan and the U.S..
After a period of fury, public would not be tired of the pointy shoes? Or are there other models in the collection?
Schmoove range is very large … but do not say anything … you have to come to discover them in the showroom.
I know you did some placement-test this winter. What were the results?
Beyond expectation. Mostly because in addition to the basic model, and there have been other forms that have had a great success and this bodes well, also because by the end of February will be present in more than 50 italian shops, that like me, believed in the revival of Schmoove.
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