Dopo la tragica scomparsa del genio creativo ideatore di Off-White, Virgil Abloh, in molti si sono chiesti chi sarebbe stato in grado di portare avanti i suoi progetti.
Il designer è stato molto più che uno stilista. Virgil era un imprenditore, un direttore artistico e un rivoluzionario che ha contribuito nel permettere allo streetwear di inserirsi nel mondo della moda, dando voce al popolo con cui si è sempre identificato.
Durante la sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Kanye West e Jay Z e, nel 2018, è stato nominato direttore artistico della collezione uomo di Louis Vuitton.
A quasi un anno dalla sua morte, tuttavia, il marchio non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali che facciano presagire chi potrà essere il suo successore.
Michael Burke, CEO di Louis Vuitton, ha recentemente rilasciato un’intervista in cui ha affermato che la maison non ha fretta nell’effettuare una scelta, in quanto è troppo grande per affidarsi ad un solo individuo. Burke ha aggiunto, inoltre, che essere un fashion designer non fa parte delle caratteristiche necessarie e che il prossimo direttore creativo potrebbe anche essere specializzato in tutt’altro settore.
Tra i vari candidati, tuttavia, potrebbe esserci, contrariamente a quanto appena affermato, un creativo che del settore è veramente esperto: Jerry Lorenzo.
Il fondatore di Fear of God è tra i pochi designer americani che sta portando avanti quell’idea di sportswear sofisticato e minimalista che ha reso celebre Calvin Klein negli anni ’90. Ciò che rende Lorenzo un sostituto ideale è sicuramente il fatto che possiede delle caratteristiche che lo accomunano a Virgil ma anche altri elementi diametralmente opposti. Mentre tutto il lavoro di Abloh deriva direttamente dalla cultura popolare americana, quello di Jerry Lorenzo appartiene a quella parte intellettuale della California che è radicata nella controcultura originaria degli anni ‘50 della Beat Generation, che di fatto rifiuta l’eccesso colorato e caricaturale per cui Los Angeles è famosa, distaccandosi da esso.
Il minimalismo caratterizzante di Fear of God abbraccia un’idea di sottrazione che viene da un utilitarismo portato allo stremo. Contrariamente all’Europa, per gli statunitensi questo fenomeno non ha una derivazione borghese ma, al contrario, è parte integrante della subcultura, dello straniamento, del rifiuto dell’industrializzazione di massa.
È proprio questa sorta di alienazione a rendere il lavoro di Lorenzo interessante, ciò che per gli europei è simbolo di omologazione, è visto e utilizzato da lui come mezzo di rivoluzione. Per questo motivo il designer californiano potrebbe essere un degno sostituto di Virgil Abloh nella direzione creativa di Louis Vuitton uomo, perché, come Abloh, è in grado di apportare un cambiamento ma in maniera personale, senza rischiare di sembrare la sua brutta copia ma contribuendo a ricostruire un universo invitante e comprensibile a tutti, portando avanti ciò che il fondatore di Off-White aveva iniziato prima di lui.
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