Ci avete mai pensato che quando dobbiamo parlare di noi, esordiamo sempre con la frase: Sono tizio, e faccio questo e quello. Quando si parla agli altri di sé si dice sempre cosa si fa, e mai come ci si sente.
Se in una banale conversazione al bar la persona seduta di fronte a me mi chiedesse: “Dai raccontami un po’ di te…” si aspetterebbe questa risposta: “Mi chiamo Marianna e nel tempo libero scrivo articoli, faccio cose, mi tengo impegnata insomma”.
Vi immaginate se invece rispondessi: “Sono Marianna e mi sono sempre sentita diversa dagli altri perché in ogni occasione provo qualsiasi emozione amplificata”. Tutti mi guarderebbero come se fossi pazza, e dopo una risata per smorzare la tensione continuerebbero: “No dai sul serio raccontami cosa fai nella vita…”
Parliamo di noi costantemente con le persone per riuscire a farci conoscere, ma quando parlo di me, parlo di cosa faccio e non di quel che sento. Le emozioni sono qualcosa da tenere a freno e sotto controllo perché le incolpiamo troppo spesso di essere la causa dei nostri mancati obiettivi. Sono quelle cose incontrollabili e irrazionali che in poche parole ci rovinano i piani. Impossibile avere problemi o essere tristi in una società dove conta solo il like alle nostre foto di Instagram.
Essere dei giovani nel ventunesimo secolo quindi non è per nulla un gioco da ragazzi. Costretti a postare la nostra faccia migliore sui social e guai a far trasparire anche il minimo cenno di tristezza (non farebbe abbastanza like quanto un bel sorriso smagliante).
Sadzylla ci dimostra però proprio l’opposto. Il profilo instagram di questa artista prende le nostre emozioni, anche quelle più negative, e le disegna senza troppo giri di parole in illustrazioni sincere che raccontano il lato più vulnerabile della Generazione Z. Siamo la generazione dell’ansia, della paura e del recupero al tempo stesso di una certa essenza delle cose. Una generazione complicata, contraddittoria che rispecchia in ogni dettaglio i tempi moderni nei quali viviamo.
Giulia Corona nella vita reale e Sadzylla su intagram è una giovane illustratrice di 22 anni che trova il coraggio di parlare di come si sente e non di quello che fa. Le sue abilità come illustratrice sono solo un mezzo per raccontarci qualcosa di profondo e in grado di farci riflettere tutti.
Il profilo social Sadzylla nasce nell’estate del 2018 e le prime pubblicazioni erano brevi scritti che l’artista aveva tenuto per anni nelle note del telefono. Dopo un po’ i suoi pensieri sono diventati delle vignette interpretate dagli autoritratti di Giulia.
“Io sono piuttosto minuta fisicamente, ma (soprattutto in quel periodo) avevo un animo piuttosto pesante. Se dovessi dire brevemente che cosa significa il nome direi: Sadzylla è un gigante intriso di tristezza“.
Le illustrazioni dell’artista parlano del suo lato più intimo e fragile. Penso che non ci sia cosa più coraggiosa che si possa fare. Il profilo instagram è quindi una sorta di diario di Giulia dove disegna e dà forma alla sua vita. C’è quello che ha vissuto, tutto quello che non ha avuto il coraggio di dire e quello che ha sognato di avere senza mai riuscire ad ottenerlo. “Non è solo un diario degli eventi, ma anche dei desideri e delle perdite. Non sono mai riuscita a scrivere di altro se non di me stessa“.
Quello che però mi ha spinto a parlare di questa artista è il modo in cui riesce a far convivere romanticismo, ironia, tristezza e disillusione tutte insieme senza che nulla riesca a stonare anche solo per un momento. La capacità di guardare il mondo con incanto e stupore, ma senza un’eccessiva ingenuità penso sia un’arte che Sadzylla è riuscita ad esprimere con le sue illustrazioni.
Ciò che conta per Giulia è riuscire a fare uscire da dentro di lei sentimenti, emozioni che le provocano disagio e dare loro una forma eterna. Le emozioni, soprattutto quelle più scomode riconquistano il loro potere e si capisce così che più un sentimento provoca disagio, e più è vero.
E a chi la accusa che è solamente “una dispensatrice di negatività e depressione” Giulia risponde che chi nei suoi lavori vede solo questo dev’essere per forza di una pochezza d’animo disarmante. Insomma non si potrà mai piacere a tutti. La cosa più importante, forse, è imparare a piacersi. E iniziamo ad apprezzarci davvero solo affrontando le nostre emozioni e sensazioni, anche quelle più negative.
Bene a questo punto direi che è ora di prendere coraggio e fare un viaggio nelle nostre emozioni attraverso il profilo instagram Sadzylla.
E se credi nel potere delle illustrazioni non puoi perderti l’articolo su quelle di Emma Allegretti e Nourie Flayhan per Gucci Beauty
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