I rampolli di campagna sulla passerella di Etro FW2020

Ritratti di famiglia, mood bohémienne, archetipi e contaminazioni rurali sono i dettagli della nuova collezione Etro nuovamente diretta dalla mente creative di Kean Etro.

Non è la prima volta che il brand “approfitta” delle loro sfilate per costruire un momento dialettico di scambi, oltre che rendere lo show un veicolo di trasmissione culturale. Stessa cosa vale per le tematiche green ed ecosostenibili, per le quali il brand è sempre stato in prima linea nel sostenerle.

Sullo sfondo la collezione d’arte di famiglia, quadri e ritratti di antenati realmente appartenenti alla famiglia Etro. In passerella, insieme ad una contemporanea visione del gentleman rurale (ma d’alto rango), sfilano anche due glorie dal passato: Mark Vanderloo e John Kortajarena, un passaggio generazionale volto a rappresentare a pieno lo spirito della sfilata.

Moderni scapoli d’oro e rampolli borghesi sfilano con una garbata e gentilizia eleganza, in un esercizio di stile modernamente sofisticato bravo a non scadere in sbavature dal sapore passatista. Rigore e vanità insieme alla cura del dettaglio che non mancano però di un pizzico di ribellione, che ci sta sempre bene.

Non passano inosservati i dettagli come il tipico paisley Etro che spunta tra pantaloni morbidi, stivali al ginocchio, giacche sartoriali a doppio petto in velluto e mantelle di lana tweed morbide e oversize, come i bomber che danno una linea contemporanea alla collezione.

E poi una country color palette dove spiccano tonalità calde, dall’ocra al rosso fino alle tinte fredde come il royal blue. Ci ritroviamo il tanto caro dualismo delle cose, l’eleganza e la ribellione, la resistenza e la delicatezza, il passato ed il presente. A tal proposito, le dichiarazioni di Kean Etro illustrano al meglio le intenzioni dello show: “Raccontare il patrimonio delle storie dei nonni e delle nonne, i legami con la famiglia, con la terra, con la natura. Il bisogno di riferirsi agli antenati per me è quello di rendere il prodotto che creo più coerente con la storia dell’essere umano.”