La rivoluzione è in atto. La sostenibilità traccia ormai le linee guida della moda del futuro, e per accorgersene basta guardare più nello specifico le collezioni uscite in questi ultimi anni. Le parole d’ordine sono: sostenibilità, eticità, nuovi obiettivi. Non è un caso, allora, che nascano nuove start-up che condividono a pieno tale visione, un esempio su tutti R3UNITE.
Si tratta di un brand che nasce dall’amore per la moda unito alla coscienza sociale di Emanuele Bianchi, laureato in economia alla Bocconi, del fratello Francesco Bianchi e dell’amico Matteo Sommaruga.
L’idea nasce da una premessa precisa: ripensare alla moda non come qualcosa destinato a cambiare ogni mese ma a durare nel tempo. Ma come è possibile farlo? R3UNITE decide di creare ogni volta una collezione che supporta un progetto sociale o ambientale e per tutto il periodo del lancio dà una parte del ricavo al progetto sociale legato al drop. Si pone quindi un obiettivo specifico come piantare 30.000 alberi in Etiopia, rimuovere 6,5 tonnellate di plastica dal Mar Mediterraneo, e poi, da lì, dà vita ad abiti luxury, ma streetwear, che siano allo stesso tempo cool e sostenibili.
”Usiamo la moda non solo come mezzo di espressione, ma come mezzo di cambiamento. Vogliamo lavorare per una società più giusta e un pianeta più pulito”
sono queste le parole dei fondatori che hanno scelto Como per lanciare l’evento ‘Upcycle with Purpose’. Si tratta di uno showroom esplorabile virtualmente in cui sono stati messi all’asta capi riciclati realizzati in collaborazione con artisti italiani. L’obiettivo, in questo caso, era dare nuovo scopo a t-shirt e felpe del brand che altrimenti sarebbero state scartate a causa di difetti di produzione. Questi capi, quindi, sono stati personalizzati da writers, creativi, pittori e calligrafi che gli hanno dato una nuova vita, imbastendoli come vere e proprie opere d’arte.
R3UNITE è un brand che prende ispirazione, per la realizzazione dei suoi capi, dalle subculture degli anni 90, dalla musica, dal design, dall’arte e dalla fotografia. La scelta di grafiche specifiche non è di certo lasciata al caso. E’, infatti, un modo per lasciar esprimere la propria identità con ciò che si indossa, attraverso simboli precisi che possiedono una grande carica comunicativa e che permettono al singolo di esprimere la propria appartenenza a un gruppo. Essendo il capo un’estensione dell’individuo, di quello che gli piace, e un modo per proteggere la propria identità, è giusto secondo il brand che questo sia legato a uno scopo preciso, che inviti le persone a riflettere. E’ quindi tempo di stringersi insieme attorno a una causa comune che prende il nome di sostenibilità.
Info e contatti:
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