#TodayImWearing. È uno degli hashtag più utilizzati su Instagram, insieme a #oodt e #lookoftheday. Durante le vacanze estive si tendono a postare soprattutto outfit da mare, comprendenti pochi capi e accessori: costume da bagno -dal bikini a quello intero, passando al pantaloncino per l’uomo – sandali o infradito, borse da spiaggia (vanno molto quelle in rafia), chemisier o bermuda abbinati, questi ultimi, a t-shirt a righe bianche e blu, o, una camicia di seta o di lino bianca. Ci sono anche coloro che prediligono i colori, soprattuto quelli accessi come il rosa, il verde e l’arancione. Se l’estate, poi, è trascorsa sulle coste del Mediterraneo, il tocco rosso corallo è un vero e proprio must.
Ma per le donne che rimangono in città, costrette o meno, con la canicola incessante e le zanzare, qual è il look migliore da sfoggiare, non solo per essere sempre eleganti e stilose, ma anche per sopportare il caldo terribile? Sembra banale ma i tessuti fanno la differenza, in entrambi i casi: se desiderate essere chic senza sforzo, la seta e il lino sono un passe-partout. La prima, soprattutto, è così versatile che è possibile indossarla dal mattino alla sera, dall’ufficio fino all’aperitivo. La più famosa tra le fibre liberiane, invece, si consiglia durante i weekend, per un look rilassato e confortevole. Inoltre, se non si ama (o non si sa) stirare, il suggerimento è di usare pantaloni in cotone popeline, in quanto non si stropicciano troppo. Un’ottima alternativa ai primi due. Da evitare, non solo perché realizzati con il petrolio (e spesso da donne e bambini in paesi del terzo mondo, sottopagati e senza tutele di alcun tipo, soprattutto mediche), ma anche perché emanano (e fanno emanare) un pessimo odore a causa del sudore, sono il poliestere e compagnia. Banditi.
Il look. La moda intesa come stile è un concetto estremamente personale, soprattutto per coloro le quali non si sottomettono alle tendenze. Tuttavia i magazine, i social media e i blog posso essere un buono spunto per aggiornare il proprio guardaroba o studiare abbinamenti mai sperimentati prima. Ecco allora un primo spunto: nelle nostre metropoli si evitino gli shorts e le gonne raso gluteo e, se non si è a lavoro, si privilegino dei bermuda a metà coscia; via libera alle gonne longuette, ad A o a campana. I colori non importano, ognuna è libera di vestire quello che le sta meglio ma attenzione: se il sotto è in tinta unita allora si può puntare a un tessuto decorato per la parte superiore, e viceversa. Per colei eternamente in dubbio? Puntare tutto sui vestiti, da quelli sopra il ginocchio ai maxi, stando però attente a indossarli nelle occasioni giuste e alle proporzioni. I primi sono perfetti ovunque i secondi, invece, nel fine settimana o durante lo shopping.
I top e le magliette meritano un discorso a parte. Sono indumenti freschi e leggeri, versatili: un crop con un jeans è sexy e sportivo, abbinato a una gonna lunga, magari in silk, è elegante. La stampa marinière è sdoganata anche tra i grattacieli e non più solo sulle coste, ma attenzione a non metterla insieme a un cappello da marinaio: si provi ad accostarla a qualcosa di insolito ma semplice.
Se per le borse non c’è nulla da dire, poiché unseasonal, per quanto riguarda le scarpe, beh, il discorso si dimostra più complicato. Completano l’outfit e ne decretano il successo. Via libera ai sandali, magari proprio quelli artigianali, acquistati l’anno prima nella propria località balneare. Tuttavia, soprattutto per una questione di pulizia, sarebbe meglio optare per dei mocassini o dei mule. Per le più romantiche (c’è davvero bisogno di scriverlo?) si prescrivono le ballerine.
Sono comode, talvolta anche belle da vedere, ma non durante la bella stagione: si lascino nella scarpiera le sneakers, almeno che non servano per lavoro o non si decide di sfidare il sole e di fare una corsa, e gli stivali, di qualsiasi lunghezza. Unica eccezione consentita: le Converse. Un classico. Vanno bene, infine, le espadrillas, per giro in bicicletta la domenica, quando le strade sono deserte e, se si è fortunati, magari mentre si attraversa un parco sufficientemente silenzioso, le cicale cantano.
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