A volte mi chiedo come mai un marchio quale il danese Norse Projects non veda ancora seriamente la sua presenza nel nostro paese a parte rarissime eccezioni (Folli Follie a Brescia, Paris a Roma…). Probabilmente perchè si tratta di un brand di fascia prezzo medio-alta, dall’impatto estremamente minimale e con un target in realtà abbastanza giovane (diciamo 20-40). Ecco, forse i nostri giovani sono più squattrinati dei coetanei scandinavi…oppure quando ci mettono il grano vogliono la firma ben visibile. Penso tuttavia, che pezzi come questo peacot con dettagli in pelle troverebbero molto successo anche in una terra ostile come l’Italia…
—————————-
Sometimes I wonder why a brand as the Danish Norse Projects still seriously do not see his presence in Italy, apart from rare exceptions (Folli Follie in Brescia, Paris in Rome …). Probably because it is a brand of upper-middle price range, and extremely minimal impact with a target actually quite young (say 20-40). Here, perhaps our young people are more impoverished compared to Scandinavian coetaneus… or when they want to open the wallet is often looking for a signature clearly visible. I think however, that pieces like this in leather peacot with leather finishes would find a sure success even in a hostile land like Italy …
You might also like
More from Brands & Designers
Loro Piana accusata di non retribuire i suoi lavoratori indigeni in Perù
"Le nostre eccellenze": questa la value proposition che si trova sul sito ufficiale di Loro Piana alla sezione “viçuna”. E in effetti …
Donatella Versace e Dua Lipa: gli anni ’60 nella co-lab “La Vacanza”
Donatella Versace e Dua Lipa insieme per la Pre Fall 23 per celebrare l'estate italiana. La co-lab tra moda e …
Moda e design: un dialogo aparto
Dai primissimi anni del 1960, la dimensione artistica che seguì la rinascita economica, artistica e scientifica vide la moda come …