Andare oltre, credere che il tempo ci possa offrire nuovi orizzonti (culturali e non) e che ci liberi dai dogmi del grande sistema sociale che ci domina, e che ci illude di essere liberi. Max.Tan teorizza queste riflessioni nella sua collezione primavera-estate 2016.
Un percorso tortuoso, ricco di spunti creativi che sfociano in un oceano di cromie primarie come bianco e rosso che si uniscono a sfumature di grigio e nero. Rispetto alle collezioni precedenti, questa è più elegante, sinuosa ma anche concettuale: si sposta oltre gli standard stilistici attuali. Forme fluide ma che interpretano linee coerenti con un’immagine d’ispirazione asiatica, mistica e allo stesso tempo ricca di commistioni underground e metropolitane. Cappotti, abiti da sera, gonne, maglieria e altri capi basic, mutano il loro stato in qualcosa di più, in silhouette uniche nel loro genere.
Quella di Max.Tan, brand che ha la sua genesi a Singapore, è una fuga dall’ordinario della moda, della vita e dal controllo. Una collezione riuscita che non punta a subire il mercato ma a farlo. Ancora una volta, controcorrente.
ph courtesy: press office
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