Moncler e Rick Owens insieme per raccontare l’intimità e l’autenticità della moda “dinamica”.

A febbraio, il mondo della moda veniva travolto dalla notizia di una nuova e innovativa collaborazione tra Moncler e Rick Owens. Il progetto, il quale crea un distacco dalla linea Genius del marchio di Remo Ruffini, ha dimostrato di voler oltrepassare i confini del piumino e buttarsi in una nuova sfida, dal sapore più concettuale e creativo. Un vero e proprio viaggio alla scoperta delle idee e della creazione indipendente.

Il lancio della capsule collection ha rispecchiato in pieno la natura creativa e fuori dagli schemi del designer statunitense e ha rappresentato la posizione Avant-garde di Moncler. No a lussuosi display e curate immagini, l’idea è stata quella di creare “moda in movimento” con un tour bus firmato Moncler . Il bus ha portato lo stesso designer Rick Owens e sua moglie Michèle Lamy in un viaggio sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Un’attraversata da Los Angeles fino a raggiungere il ranch di Michael Heizer in Nevada. Lo scopo del viaggio era vedere una monumentale opera di land art sulla quale l’artista è al lavoro da 48 anni.

Il risultato è una storia di autenticità e di intimità, il riflesso delle relazioni e della privacy.

L’autobus è stato sicuramente un mezzo efficace per rendere l’idea dell’intera dinamica della collaborazione, tuttavia sono i pezzi ready- to- wear che rappresentano a pieno il cuore e l’unione di queste due realtà.

Rick Owens ha lasciato un marchio distintivo con il suo inconfondibile stile scultoreo, fatto di forme morbide e di sagome appuntite. La collezione, come ha dichiarato lo stesso in un’intervista è “ una sintesi della fusione unica di glamour e brutalismo”.

Una palette sui toni dell’argento, rosa cipria e nero si riflette in una serie di capi per uomo e donna disegnati per la AI 20. Presenti gli immancabili piumini affiancati da novità e rivisitazioni come moon boots e impermeabili.