Un progetto nato appena un anno fa e già in grado di riscuotere successo. E non solo da punto di vista delle vendite. È Moncler Genius, iniziativa lanciata nel 2018 da Moncler e dal suo patron Remo Ruffini. A livello mediatico, infatti, e grazie a un’imponente campagna pubblicitaria, sui social e negli store più cool del mondo, l’evento è ormai riconosciuto come imprescindibile dalle kermesse della moda. Ed è per questo che la maison, in collaborazione con la città di Milano, domenica 24 febbraio aprirà le porte del Moncler Genius Building anche al pubblico, durante la fashion week. Per partecipare è sufficiente iscriversi compilando il form apposito, sul sito del brand.
Genius è colui o colei in grado di guardare oltre, di mutare i codici prescritti. Di innovare. Da qui muove la filosofia dell’azienda, fondata in Francia nel 1952 da René Ramillo e André Vincen, con sede in Italia. La visione è, infatti, quella di proporre otto collezioni – alle quali verrà aggiunta la nona per la seconda edizione – pensate e disegnate da otto persone diverse, in modo da offrire al cliente sempre qualcosa di nuovo. Nomi come Kei Ninomiya, Pier Paolo Piccioli, Simone Rocha, Fragment Hiroshi Fujiwara e Alyx interpretano e hanno interpretato gli iconici piumini e il daily wear, Come da tradizione, ogni mese viene svelata una capsule. Ora, online, è possibile vedere quelle realizzate da Craig Green, la numero cinque, e da 1952, che delle due è l’unica a prevedere la versione femminile e maschile dei pezzi creati.
One house, different voices. Nonostante le proposte dei designer cambino continuamente, il motto scelto da Moncler è una costante. Un altro punto fermo è la creatività e il coraggio di smontare e rimontare vocabolari estetici già acquisiti. Il risultato è quindi un progetto che punta all’inclusione e al métissage di pensieri e forme. Il modus operandi dell’azienda di Ruffini dovrebbe, inoltre, essere preso come punto di riferimento da quei marchi poco inclini all’innovazione.
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