Mariko Kusumoto è l’Arte elegante.
A passi leggeri e silenziosi come solo un’artista giapponese sa fare. Leggeri come il materiale che usa per tantissime sue opere. Tessuto sintetico scaldato e modellato manualmente.
Non penso di avervi mai parlato di quanto io sia appassionata della cultura e dell’arte giapponese. Ecco, mentre sogno ad occhi aperti di andare in Giappone, un giorno o l’altro lo farò, coccolo questo mio amore a distanza. Comprando libri, guardando fotografie e cercando artisti giapponesi.
Un giorno mi sono imbattuta in sculture semi trasparenti dalle dimensioni diverse: alcune piccole che diventano gioielli da indossare, altre creano composizioni poetiche impalpabili.
Ecco Mariko Kusumoto: soavi sfere semi trasparenti dai colori pastello.
La delicatezza con la quale si riesca a intravedere al loro interno diverse forme: morbidi volumi dalla forma geometrica, meduse, anemoni di mare, fiori, animali e altre mille cose ancora.
Catturano il tuo occhio, che piacevolmente non smetterebbe mai di guardarle.
L’influenza della cultura giapponese in queste opere è tutto, esse si rifanno alla tecnica artigianale Tsumami zaiku, risalente al periodo Edo e con affinità all’arte degli origami. Tecnica utilizzata per creare gli ornamenti delle acconciature delle donne che indossavano i kimoni.
Inoltre l’artista giapponese tiene a mente l’importanza che avevano acquisito le xilografie giapponesi nel XVIII secolo: da oggetti effimeri e di popolari a intrattenitrici e portatori di informazioni, i primi giornali. “Dipinti dal mondo galleggiante” venivano chiamate, e Mariko Kusumoto si lascia ispirare alla leggerezza e alla sensualità del mare e dei suoi abitanti.
Non solo “palloncini” di tessuto..
Ho esordito con “Mariko Kusumoto è l’Arte elegante” e può il genio dell’artista non sperimentare? Non credo. La designer di gioielli giapponese sperimenta quindi nuovi materiali: le resine e i metalli.
Grazie all’utilizzo della resina, Mariko Kusumoto riesce a “fermare” il tempo intrappolando all’interno delle sue opere petali di fiori, insetti e bottoni e molto altro. Trova la magia del ridare una nuova vita ad oggetti che di per se tornerebbero alla terra.
Il suo stile inconfondibile non la abbandona neanche quando ad essere lavorata è la durezza del metallo. Con questo materiale l’Artista ha una meticolosa precisione nel progettare le sue opere. Partendo dalla scelta del concept alla scelta delle immagini, coerenti a dare stabilità all’opera il cui materiale ha la stessa caratteristica.
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