Sensibilizzare i consumatori ad un acquisto critico e consapevole non è facile. La green fashion fa storcere il naso a molti, soprattutto a quelli che associano etico a etnico. Simona Donadio e Carlotta Redaelli, le giovani designer di Made for Change, durante il percorso accademico alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti, Milano) hanno avuto modo di scoprire il mondo della “moda etica” nei suoi diversi aspetti: quello biologico, quello sostenibile e quello equo-solidale. Hanno quindi deciso di approfondire l’argomento, trattando una tesi sul “lusso etico”, nella quale si da l’interpretazione di come il lusso può essere etico e come la moda etica può essere un lusso. Dunque tessuti biologici, fattura Made in Italy e stile caratterizzano il loro brand. Made for Change propone abbigliamento per ogni occasione, il concept store è a Meda. http://madeforchange.it/
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