Qualche settimana fa il brand Concrete è arrivato su Wait Order, il nostro showroom. Come diversi brand emergenti che si stanno facendo conoscere con ottimi risultati commerciali siamo sicuri che anche Concrete saprà imporsi progressivamente all’attenzione del pubblico italiano e non solo. Intanto il marchio continua un grande lavoro di comunicazione e di espansione.
Abbiamo pensato che era il momento di farvi conoscere meglio questa realtà…e allora cosa, meglio di un’intervista? Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Ozee uno dei 3 soci fondatori.
Quando è nato il brand e a seguito di quale esigenza?
Concrete nasce nel 2014, i fondatori sono Ozee, Vale Mood, Liton.
La band é stata messa insieme non proprio per caso, visto che due dei fondatori arrivano direttamente dal fashion business con un’esperienza decennale nel campo della grafica e della moda suonando sia il fashion design che i vari strumenti per la comunicazione, mentre il terzo, che suonava tutt’altra musica, con il sogno di riuscire prima o poi a suonare proprio un genere tipo il nostro.
Ciao Ozee! Raccontaci come nasce Concrete e chi sono i soci
Messi insieme i tre, il pensiero era quello di realizzare qualcosa di molto più simile a noi e al nostro stile di vita..
Veniamo veramente dalla strada.. sai gli edifici realizzati totalmente in cemento? Da quì CONCRETE!
Il Writing la musica Hard Core, Reggae, Rap, Rock un cocktail di generi musicali molto underground che ci hanno da sempre accompagnato ed influenzato.
Provate a descrivere il brand in poche parole
Concrete é il catalizzatore di tutte le nostre emozioni, passioni, esperienze vissute in tutti questi anni, la nostra tela bianca dove sfogare tutto quello che raccogliamo strada facendo.
In termini di stile è un basico evoluto, intendo uno stile minimal e street fuso insieme che a volte raccoglie dello sporty-chic ed altre del classico casual, ma non nascondiamo l’amore e la passione per il denim al quale stiamo già lavorando per il futuro.
Concrete è un marchio italiano, ma come abbiamo avuto modo di dire ha un gusto e un impatto totalmente internazionale.
Vedendo la collezione per la prima volta non si saprebbe dire se il brand arriva da Berlino, Londra o NEw York.
E’ una scelta commerciale o stilistica?
Non abbiamo mai pensato a questo sinceramente, credo, come abbiamo già detto, che le nostre influenze artistiche e musicali siano la prima fonte di contaminazione che hanno forgiato Concrete.
La creatività non conosce frontiere, per l’appunto dobbiamo anche dire che negli ultimi anni il nord europa ha influenzato il mondo.
Che impatto ha avuto il brand in Italia dalla sua nascita? Avete anche negozi all’estero che trattano il vostro brand?
Concrete all’inizio non era stato proprio ben compreso, ma anche noi non eravamo molto chiari nella scelta del mood e questo ha creato sicuramente confusione.
Quando si comincia si vuol fare tutto ciò che si ha in testa poi magari il budget non tiene o lo stile é troppo post-tendenza, magari per evitare di fare cose già viste
e non essere considerati.
Proprio come una Band bisogna cominciare con le cover per far capire che si é capaci a fare e una volta acquisito pubblico e acquistato fiducia allora si tirano fuori
i propri pezzi, questo è quello che abbiamo fatto e che oggi sta dando i suoi frutti.
In Italia abbiamo cominciato a suscitare interesse, riceviamo complimenti sia per lo stile che per i fit e questo per noi è molto importante e ci da molta soddisfazione, mentre all’estero praticamente fin da subito il brand é piaciuto, in particolare ha trovato spazio in Olanda e ora stiamo lavorando per l’ Inghilterra.
Ho visto che i prezzi di Concrete sono assolutamente eccezionali, a fronte di un prodotto che non ha
niente da invidiare per qualità e design a brand più blasonati. Come fate?
Ogni Brand ha la sua ricetta con l’ingrediente segreto, anche Concrete.
Dopo 11 anni nel settore abbiamo costruito un Know-how per quello che riguarda la produzione e non solo, questo ci ha aiutato molto visto che 80% del lavoro é svolto da noi titolari.
Abbiamo quasi automatizzato gran parte del lavoro e oggi la tecnologia, se ben utilizzata, ti consente di risparmiare senza abbassare la qualità del prodotto, anche la conoscenza dei tessuti e la loro lavorazione se ben gestita porta i suoi frutti.
Quale o quali sono i brand che vi sono d’ispirazione?
Spulciamo migliaia di brand ogni mese, prevalentemente brand e stilisti sconosciuti, chi per lo stile chi per la comunicazione, ma devo dire che la maggior parte delle idee nascono da quello che vediamo indossato dalla gente ogni giorno, in strada, sulla metro, al bar o in discoteca, senza neanche sapere a quali brand appartengono, in una intervista Tom Ford disse: “Amo guardare come la gente abbina i miei capi al loro guardaroba creando così il loro look, il loro stile e non chi compra i miei look già abbinati!” e questa é un po la nostra filosofia.
Dove traete l’ispirazione per creare le vostre collezioni?
Le fonti di ispirazione sono molteplici ed insolite, l’ultima collezione, in particolare il basico, prende ispirazione dal telefilm NCIS da quì la collezione con la grafica CNCT “ Concrete Clothing.
Guardando il telefilm questo logo così grande ed invadente ci ha colpito e visto che é uno stile anche in tendenza abbiamo deciso di usare qualcosa di simile sia nei berretti che nelle felpe.
Con l’occasione salutiamo il grande Italo-Americano della serie, DiNozzo, anche se veste prevalentemente Burberry speriamo un giorno di vederlo con un capo CONCRETE.
Nella prima collezione abbiamo visto tshirt, felpe, caps. Come si evolverà la collezione?
Le intenzioni di mettere sù un total look ci sono, ma come tutte le cose occorre tempo per non fare tutto e poi finire a non fare nulla!
Ci vogliamo concentrare su quello che ci riesce meglio ed inserire capi un po’ alla volta cercando di farli con stile e bene.
La prossima Capsule collection speriamo di presentarla con l’inserimento di qualche pantalone sia per lui che per lei e qualche particolare accessorio…
Se doveste presentare il brand a un nuovo negozio, quali sono i punti di forza che mettereste in luce per farvi scegliere?
In un momento come questo sicuramente il prezzo/prodotto, e senza meno la disponibilità dei capi senza impegno, visto che parliamo di pronto.
Quale colonna sonora vorreste usare per la vostra prima sfilata, o per l’inaugurazione del vostro store?
Sicuramente una buona dose di rap e dubstep, ma per assurdo aprirei con un pezzo intramontabile come “The Wall” dei Pink Floyd.
Quale città scegliereste per aprire il vostro primo monomarca all’estero?
Le città sono tante, diciamo fosse solo un negozio saremmo indecisi tra Londra e Parigi.
SITO UFFICIALE: www.concrete-clothing.com
PER ORDINI WHOLSALE (NEGOZI REGISTRATI): www.waitorder.com
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