Benvenuti al Converse Mountain Club. Non servono parole d’ordine per entrare, ma solo che si indossi almeno uno dei tre modelli concepiti dalla casa di moda americana per l’inverno. In realtà il trittico non è nuovo, anzi. Si compone dei pezzi più iconici della storia del brand: Chuck Taylor All Star, One Star e Fastbreak. A differenziarli da quelli classici sono fattori quali la robustezza e un’estetica indicata non solo per la città ma anche per ambienti più selvaggi, meno chic, come appunto la montagna.
Sia per la donna che per l’uomo, le caratteristiche chiave del prodotto sono: la fodera GORE-TEX® e la tomaia con rivestimento DWR; segue poi la linguetta a soffietto che si dice sia in grado di offrire il massimo comfort; infine è stato concepito un sistema a doppio laccetto che consente un effetto lockdown e consente a chi lo indossa di trattare la scarpa come se fosse una scivolata.
Il passato come musa. È il modello Fastbreak, ispirato all’estremo Cold Weather Boot, uno stivale militare in gomma sviluppato per la prima volta negli anni Cinquanta e prodotto dalla stessa Converse. Nella versione MC18 si traduce in uno stivale da sneaker a cui viene aggiunto un cinturino alla caviglia.
In un mondo sempre più digitalizzato, cyber-oriented, il colosso americano nato nel 1908, capace di fatturare nel 2015 ben due miliardi di dollari americani, torna indietro nel tempo, al suo heritage analogico composto da funzionalità e cura dei dettagli.
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