Anche la London Fashion Week digitale attesa dal 19 al 23 febbraio si è conclusa. E sarà stato un pò il clima uggioso di Londra, la Brexit e il periodo storico, ma anche l’evento londinese più glamour sembra aver indossato un animo malinconico. Tuttavia, a differenza dell’evento nella Grande Mela che non sembra aver avuto molti riflettori puntati, la London Fashion Week si è svolta con successo nonostante le difficoltà del tempo e tutti i designer che partecipano da anni sono rimasti fedeli all’evento. Unica eccezione per Victoria Beckham, che ha anticipato la presentazione della nuova collezione di qualche giorno.
Victoria Beckham
Quest’anno sono stati molti i brand che hanno optato per progetti più dinamici. Emerge fra tutte le iniziative la collaborazione fra Tod’s e il Master in Fashion di Central Saint Martins, in occasione dell’evento ha dato la possibilità a 35 studenti di partecipare al progetto “Legacy”, che stanno hanno con molta creatività il linguaggio stilistico del brand marchigiano. Qui potrete trovare maggiori dettagli.
CSM x Tod’s
Simone Rocha libera la sua creatività e ci trasporta nell’epoca vittoriana. Le sue modelle sembrano fragili ma allo stesso tempo hanno un’anima punk rock. Anche l’atmosfera è un contrasto di sensi; spopola il bianco asettico in contrasto con i metri di tulle nero cupo, capi dall’effetto bondage e qualche dettaglio floreale per non rinunciare al romanticismo.
Simone Rocha
Uno stile che si rifà fedelmente all’amato e bizzarro stile Westwood, che quest’anno ha puntato su un rococò colorato e ornamentale. Le stampe si ispirano agli ipnotizzanti affreschi di Jean-Honorè Fragonard e Gian Battista Tiepolo.
Vivienne Westwood
La collezione di Erdem, invece, è una dichiarazione d’amore senza filtri. L’atmosfera è sognante e leggiadra, gli abiti si ispirano al mondo della danza, in particolare al balletto. Piume, tulle, ricami preziosi e stampe floreali sono il focus negli abiti.
Erdem
Anche la collezione di Emilia Wickstead prosegue sulla stessa linea di pensiero. La designer si è ispirata a tre grandi film d’amore contemporanei: Teorema di Pasolini, Io sono l’amore di Guadagnino e La finestra sul cortile di Hitchcock. Il set rosa shocking sembra voglia trasportarci in uno spazio dove emergono solo l’amore e la femminilità.
Emilia Wickstead
Fashion East è quel brand che ci farà ricordare di che pasta sono fatti i designer della London Fashion Week. La designer Lulu Kennedy è un’instancabile sperimentatrice e il suo brand è energia pura, ricerca artistica e sensualità. Gli abiti ci sospendono in uno spazio temporale indefinito e affascinante.
Fashion East
Quell’aspetto malinconico e affascinante di quest’edizione appartiene soprattutto al brand Preen by Thornton Bregazzi. Il brand attraverso una presentazione video ha raccontato i paesaggi inglesi rurali e nostalgici, con capi trasversali, glamour ma destrutturati, dal sapore antico che sa di casa. Protagonisti sono gli avvolgenti cappotti e i tessuti dalle stoffe floreali, esclusivamente realizzati con processi sostenibili.
Preen by Thornton Bregazzi
You might also like
More from Events
Decorazioni albero di Natale: idee, consigli e tendenze
Novembre è, per antonomasia, il mese in cui si inizia a pensare al periodo natalizio con i regali da acquistare, …
Forever Valentino: storia di una legacy
Una promessa è per sempre. Ed è in questa atemporalità che Valentino classifica le sue creazioni, portando avanti la sua …
Il meglio della Couture Week di Parigi
Alcuni considerano la couture occasione per celebrare l’eccellenza dell’artigianalità dei propri atelier, altri la visualizzano come il momento per lasciare …