Il brand di gioielli che rievoca le tribù del passato attraverso amuleti dal gusto amaro.
Per capire l’origine del nome, Angostura è un amaro inventato nel 1824 dal medico militare Johann Siegert, e che divenne famoso in tutto il mondo grazie ai marinai che ne portavano con sé una boccetta, di porto in porto. Il concentrato è ottenuto dall’ infusione di chiodi di garofano, radice di genziana, cardamomo, estratto di arance amare e china, dando vita ad una miscela alcolica al 44,7%. Oggigiorno, è diventato un ingrediente chiave per molti cocktail.
Nato a Roma nel 2014, il brand di gioielli Angostura conferisce carattere ad ogni creazione, e a chi la indossa. E’ per questo che la designer Giulia Tavani ha deciso di infondere ai suoi gioielli un tocco di amaro, poiché senza quest’ultimo non può esistere il lato dolce.
L’argento, bronzo e le pietre preziose e semi-preziose utilizzate per creare le forme innovative dei suoi gioielli, portano su un altro livello il concetto scintillante di gioielleria, rendendolo più pragmatico e reale. La cura dei dettagli è evidente in ogni creazione, caratterizzata da design innovativi e mai visti prima.
Si percepisce anche una nostalgia del passato, legato a tribù ed epoche antiche indefinite.
I gioielli diventano così dei talismani fatti a mano che riemergono dal passato scegliendo il proprio proprietario, non facendosi scegliere. Ogni gioiello è unico ed ogni imperfezione lo rende tale, trasportando chi lo indossa in un intenso viaggio spirituale.
Dai un’occhiata anche all’intervista ai fondatori di ROD Almayate.
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