Fin da quando siamo bambine ci lasciamo influenzare da stereotipi esterni, assumendo come mantra di vita l’idea secondo cui l’essere femminile è prettamente legato ad un concetto di perfezione, a dir poco utopico. Non riusciamo ad ammettere che ogni corpo è dotato della sua costituzione, poichè questo significherebbe inevitabilmente distruggere il nostro standard di bellezza tanto idealizzato. Ecco perché ogni qual volta compriamo un abito, cerchiamo disperatamente di valorizzarci e nascondere ogni minima stonatura.
Una missione abbastanza estenuante…specie se si tratta della lingerie. Dacché se ne ha memoria, la biancheria intima nasce con l’idea di sensualità. Ma quante donne provano in realtà disagio nell’indossare un reggiseno ed un perizoma? Quante donne hanno difficoltà ad esporre il proprio corpo? Tante (me compresa), perché esporsi significa mettersi a nudo e mostrasi completamente come madre natura ci ha fatti.
Inutile dire che tutti questi ideali antiquati con cui siamo cresciute, imposti dai dettami patriarcali e dai media mainstream sono un’enorme cazzata. Ma soprattutto assurdo pensare come i nostri rotoli di ciccia, le nostre maniglie, le nostre protuberanze, cellulite, smagliature, chi più ne ha più ne metta, siano per noi “imperfezioni” e non piuttosto un effetto collaterale dell’essere umano dotato di un corpo, un qualcosa addirittura da celebrare e mostrare con vanto.
In questa ottica si muove la designer Michaela Stark, la cui lingerie non convenzionale accentua ed enfatizza la forma carnosa e le pieghe del corpo. Nata in Australia, ha passato la sua infanzia sentendosi sempre fuori posto a causa delle sue forme abbondanti e dei suoi peli. Nel 2017 si laurea in fashion design, si trasferisce a Londra e inizia a lavorare come sarta per alcuni giovani brand inglesi per poi conquistare un nome nell’industria della moda, trasformando i propri traumi del passato attraverso la lente della creatività nel suo più grande successo.
In questo modo prende vita l’omonima etichetta Stark, nata dalla voglia di riscatto personale e dalla frustrazione di non trovare reggiseni adatti alla sua taglia, ma soprattutto con l’intento di sovvertire arcaici ideali di bellezza e dar voce alle comuni insicurezze femminili. Realizzati in pizzo, seta e chiffon, i suoi corsetti e bustier si destreggiano tra nastri, spalline e cuciture che tagliano il seno, l’addome e i glutei del corpo femminile, come se fossero lievi sporgenze scultoree. Nulla di troppo volgare, solo delicatamente audace o romanticamente spinto.
Propio come i couturier di una volta, ogni pezzo è completamente unico nel suo genere, specificatamente progettato per adattarsi al corpo di chi lo indossa. Una filosofia di volta in volta disinibita, libera da ogni velo di pudore e proibito, che marca senza alcun timore ogni imperfezione, rendendola più grande e prominente.
“Il mio lavoro non consiste nel nascondere, ma nel celebrare il corpo”
La sua visione avanguardista ha catturato l’attenzione di personalità del calibro di Beyoncé che ha scelto di indossare una sua creazione per il visual album “Black is King”. Con più di 50.000 followers al suo seguito, la designer sta gradualmente distruggendo gli imperativi corporei.
Non resta nient’altro da dire che qualunque sia la nostra forma, la nostra taglia, la nostra misura, non saremo perfette né tantomeno ci sentiremo mai perfette. Gli angeli di Victoria’s Secret sono belli da guardare ma, siamo oneste, non sono reali perché anche loro avranno qualche piccolo difetto. Ragion per cui smettiamola di tormentarci e lasciamo che sia il nostro corpo a modellare noi e non il contrario.
Visualizza questo post su Instagram
___________________
Leggi anche…
Grandma brand: romantico e nostalgico, il crochet protagonista 2021!
You might also like
More from Fashion
Sandali da bambino? Date un’occhiata all’offerta del brand Primigi!
I sandali rappresentano un must in estate, e questo non vale solo per gli adulti. Anche i bimbi, infatti, hanno …
Loro Piana accusata di non retribuire i suoi lavoratori indigeni in Perù
"Le nostre eccellenze": questa la value proposition che si trova sul sito ufficiale di Loro Piana alla sezione “viçuna”. E in effetti …
Meet the brand: Halíte – make it salty!
Essenziale, ma preziosa. Disinvolta, ma curata. Semplice, ma ricercata. L’anima poliedrica di HALÍTE racchiude in sé tutti questi aspetti, proprio …