La Fondazione Ferragamo ci conduce in un viaggio virtuale nell'archivio del designer

Il vasto archivio di Salvatore Ferragamo è stato reso pubblico dopo circa un secolo. Il format dei virtual tour è aumentata con la pandemia, dal momento che molti musei, mostre e fondazioni hanno adottato questo sistema digitale innovativo che permette di esplorare senza tempo preziosi lavori, come quello dello storico pioniere di calzature.

La mostra include bozzetti, documenti, brevetti, materiali tessili, fotografie e creazioni inedite dagli anni ’20, fino ai tempi più recenti. Fra gli oggetti esposti potrete trovare anche accessori indossati da Marylin Monroe e Lady Diana. Le creazioni sono illustrate con video e schede di approfondimento in lingua italiana o inglese.

In foto, La Rainbow Ferragamo

L‘archivio si trova in provincia di Firenze nell’headquarter Salvatore Ferragamo e, oltre ad essere la testimonianza del suo devoto lavoro, è stato realizzato in memoria della figlia primogenita Fiamma, che fu direttrice creativa del marchio. Il lavoro di Ferragamo ha segnato la storia della calzatura del 1900, fu un artista visionario, “il calzolaio delle stelle”, così veniva chiamato ad Hollywood negli anni ’20, e quando si stabilì a Firenze nell’epoca post-bellica, il suo lavoro avanguardistico fu di ispirazione per molti artisti dell’epoca. Il designer in persona fu archivista dei suoi lavori, poiché aveva l’abitudine di raccogliere ininterrottamente testimonianze delle sue creazioni, fra illustrazioni, ritagli di giornali e fotografie.

Clicca la fotografia qui in basso per visitare l’archivio.

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Priscilla Cafaggi

Priscilla è una fashion editor laureata in storia della moda. Ama il vintage, il minimalismo… in poche parole una persona eclettica. Infatti, se dovesse scegliere due persone per andare a cena fuori sarebbero Jil Sander e Alessandro Michele.