Antiche tradizioni orientali in chiave moderna: dai nodi alla cerimonia del tè
Dopo avervi presentato il knitwear del brand Vitelli, ho riscoperto la bellezza della maglieria e ho iniziato a cercare. Mi sembra doveroso dover parlare di Shawna Wu (@shawnawux). Ne vale la pena conoscere ed allargare i propri orizzonti, sempre.
“Adoro le esperienze e le emozioni semplici: l’amore, il dolore, il conflitto, la confusione “.
Shawna Wu è una designer tessile nata a Singapore e residente a New York. Questi diversi ambienti hanno informato la sua identità e il suo lavoro, permettendole di coltivare l’empatia e riconoscere le subculture.
Questa sensibilità è evidente nelle sue creazioni, prodotte usando tecniche tradizionali come il nodo cinese, la tessitura a mano e la tintura naturale. Di quest’ultima la designer ne fa una vera e propria pratica performativa, non facendo riferimento solo alla moda.
Se nella cultura cinese i nodi sono simboleggiano la fortuna e vengono scambiati tra famigliari e amici, Shawna li trasfigura realizzando delle imbracature che richiamano alla mente la corda della schiavitù art shibari.
Perfettamente coerente con la sua relazione tira e molla con le sue origini asiatiche, l’effetto così “vissuto” delle corde rosse che si aggrappano ai modelli della collezione è perfettamente riuscito.
La filosofia di Shawna Wu viene definita come un’esperienza sensuale e primordiale, adatta ad una donna permalosa, emotiva, sognante ed oscura allo stesso tempo.
Shawna si considera più un’artista che una stilista e lo dimostra nel modo in cui presenta le sue creazioni.
La sua ultima live performance unisce la moda alla musica, alla cinematografia e al suo amore per le sottoculture: un live in cui la fragilità dei tessuti nasconde la loro resistenza sottostante.
Le imbracature cinesi che trasformano la vergogna in orgoglio
Nella performance del 2018 a Singapore invece, un pubblico silenzioso osservava artisti queer che sorseggiavano del tè indossando sottovesti in seta e maglieria maltinta nelle tonalità del rosso.
Come detto in precedenza, l’arte della tintura naturale utiizzata da Shawna Wu fa di lei una designer attenta alla sostenibilità, in sintonia con la sua filosofia di recupero dei materiali e della sua personale produzione di tessuti. Tutto ciò nasce per avere il completo controllo sulla qualità delle sue creazioni, il voler creare un qualcosa che in primis sia il risultato di amore, cura e attenzione.
Mentre l’attenzione agli sprechi è chiaramente una “tendenza” positiva ora nella moda e altrove, per la 24enne si presentano come un servizio sincero e premuroso, piuttosto che economico.
“Sono attratta dalle potenzialità della moda, non dagli affari. La mia forma d’arte coinvolge tessuti e capi d’abbigliamento, oltre a ciò creo anche esperienze ed esibizioni. L’industria della moda non funziona abbastanza bene per l’ambiente e la sua forza lavoro, si spera che cambierà metodologie, programmi stagionali e sistemi nel prossimo futuro. La mia intenzione è quella di essere reale ed emotiva.”
Essendo l’industria della moda la seconda più inquinante al mondo, non solo dal punto di vista ambientale ma anche sociale, la designer dalle origini taiwanesi si impegna a considerare sia l’impatto ambientale sia le condizioni di lavoro delle persone coinvolte nel processo di creazione.
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