Penso che essere cinese mi aiuti a mantenere una mentalità funzionale nel momento di disegnare le collezioni, scegliere i tessuti e i dettagli.
Vorrei disegnare qualcosa di vestibile, coordinato e durevole.
Com’è iniziato il tuo cammino nella moda?
Sia mia nonna che mi mamma erano in grado di tagliare e realizzare i propri vestiti. Questo mi ha ispirata fortemente durante la mia crescita. Ho iniziato con l’idea di avere il mio proprio brand e ho lavorato per una piccola casa indipendente di gioielli e questo mia insegnato cosa fare e cosa non fare nella fashion industry. Ho poi iniziato a vendere i miei design a Londra, al mercato di Portobello e al vecchio mercato di Spitalfield durante i weekend. Allora sono stata scoperta da Topshop e Asos e a quel punto le cose sono decollate abbastanza rapidamente.
Quando ti sei resa conto che il tuo brand aveva un fortissimo appeal?
Quando le piccole e grandi boutique del mondo hanno iniziato a inviarmi email, questo è quando mi sono resa conto che avevo un posto nel mondo del fashion.
Quando è inziata la collaborazione con Topshop?
Un giorno un buyer mi ha intercettata al Old Spitalfield market, dopo che mi aveva cercata per un po’ in quando aveva visto i miei modelli in alcune boutique e su Asos.com
Cosa ti aspetti dal mercato italiano?
Sono lusingata dall’accolglienza caldissima che le mia collezioni hanno avuto e di come i clienti italiani abbiano accolto me e i miei design. Vorrei diventare l’alternativa italiana ai soliti marchi high-street e costruirmi una base di fa a cui offrire ciò che cercano quando hanno bisogno di vestiti creativi.
Sei esaltata dall’inizio della collaborazione coi i più importanti negozi italiani come Excelsior a Milano?
Avere il sigillo dell’approvazione di alcuni tra i più influenti store a Milano e un grande spinta per la mia fiducia. Vorrei ringraziare il mio distributore italiano Baltimora per aver fatto un eccezionale lavoro di marketing e per aver dato al brand uno speciale appeal verso il pubblico.
Che cosa ne pensi dell’Italia e del suo senso dello stile?
Ho un grande amore per il profumo dello stile italiano. I ragazzi e le ragazze hanno una grande attenzione al dettaglio quando acquistano quello che vorrebbero vestire. Studiano cià che vestono loro e quello che vestono gli altri, la moda e lo stile sono una parte importante della vita di ogni giorno.
Qual’è il mercato, dopo quello inglese, che ti sta dando maggiore soddifazione?
I penso che lo stile inglese sia molto ricercato al momento, con pionieri come Christopher Kane, J.W Anderson and Roksanda Ilincic per citarne solo alcuni.
E’ un grande momento per entrare in altri mercati europei come l’Italia, la Germania e la Spagna. Non c’è un paese in particolare che mi da più soddisfazione di un altro. Sono sinceramente grata quando i negozi scelgono di vendere il mio brand, perchè so quanta competizione feroce c’è la fuori.
Da dove prendi ispirazione? Dalle passerelle, dalla strada, dalla vita reale? In quale maniera nascono le tue collezioni?
La mia più grande ispiazione arriva dai miei fornitori di tessuto, questo mi aiuta a reallizzare i modelli che sogno e a disegnare quello che vorrei che vestissero le ragazze-Jovonna.
In aggiunta a questo osservo le sfilate dei miei designer preferiti e guardo religiosamente alcune delle più influenti passerelle. Qualche volta questa diventa anche una ragione per evitare di usare idee simili a quelli dei brand più importanti in quando so che di conseguenza molti fashion-brand avranno in collezione qualcosa di molto simile.
Quale sarà il trend della prossima stagione in cui tu credi maggiormente?
La stagione primavera-estate 2014 è molto fresca, orientata alle stampe, le ragazze e i ragazzi saranno più audaci nell’utilizzo di blocchi di colore e mix di stampe. Sarà una stagione divertente per vestirsi. Jovonna salirà certamente su questo carro ma manterremo anche diversi disegni classici e useremo gli ultimi tessuti, perchè non possiamo tutti vestirci come alberi di Natale durante la vita quotidiana.
Info Jovonnista Italia: Baltimora Studio
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