A finire sotto la nostra lente d’ingrandimento, cari lettori di Wait, c’è stavolta James Merry. Per chi non lo conoscesse e come me, lo stesse scoprendo ora, sappiate che rimarrete stupiti nel sapere con chi collabora e di che portata è il suo estro creativo. Non avrebbe bisogno di presentazioni, tuttavia guardando le sue creazioni mi è subito venuto in mente un genio della maschera o meglio ancora il genio del ricamo. E’ solitamente impensabile associare una figura maschile a questa tecnica artigianale, eppure James Merry ha delle vere mani di fata, come le antiche “commare di una volta”.
Laureato ad Oxford (in Greco antico), oggi vive in un piccolo cottage sul lato di una montagna poco distante da Reykjavik, da cui spesso si sposta per raggiungere il caos e l’energia metropolitana di New York. La scelta di rintanarsi nella campagna islandese è avvenuta in seguito all’incontro con la celebre cantante Björk (di origine islandese), con cui l’artista collabora da oltre sette anni, dapprima come assistente, poi amico ed ora suo inseparabile braccio destro. Traendo ispirazione da tutto ciò che lo circonda, dall’attrito tra le due diverse realtà in cui si muove e in modo particolare dalla natura in cui è immerso, le sue creazioni si focalizzano su un’attenzione minuziosa dei dettagli.
I copricapi creati per Björk risultano eccentrici ma sofisticati, molti dei quali hanno rappresentato una parte cruciale della visone artistica della cantautrice dal debutto del suo album “Vulnicura” nel 2015. Ma l’esempio più rappresentativo del sua abilità artigianale è indubbiamente la maschera bianca e nera in pizzo e perle a forma di falena sfoggiata al Governor Ball Music Festival. Per l’album “Utopia”, pubblicato nel 2017, l’artista ha studiato i fiori Sci-Fi trasformandoli in un connubio di spettacolari accessori in silicone color rosa pesca e verde menta, nato dall’interesse comune che il duo ha per la tecnologia e la natura .
Quest’ultima, infatti, ha un ruolo fondamentale nel suo lavoro, è lei che muove le sue mani come una marionetta e guida la sua immaginazione. Insomma una presenza costante non soltanto nella sua visione artistica ma anche nella sua identità, come se avesse una sorta di sinestesia visiva dove fiori e piante crescono in lui ogni qual volta si sofferma ad osservali o sognarli, tanto da spingerlo a fertilizzare vecchie felpe sportive. E’ quel che si definisce un perfetto mix urban-nature.
“Penso di avere qualcosa di automatico, qualcosa che fluisce verso il mio braccio. Mi sento come se assorbissi la natura che mi circonda, e la mia interpretazione personale semplicemente scaturisse dalle mie mani”.
Ma le sue collaborazioni non si limitano alla cantante Björk. In occasione del Film Festival di Venezia 2020, l’icona di stile Tilda Swinton ha esibito una maschera personalizzata firmata dal designer, dimostrando come si possa essere originali e non noiosi pur rispettando la vigente normativa. Ispirata alle alghe, alle orchidee e all’architettura della città veneziana, quella che dovrebbe fungere da mascherina è chiaro in realtà che non fornisce alcuna protezione contro il virus.
Ma ormai lo sappiamo che la moda non segue un senso logico, non rispetta alcuna regola, e soprattutto non pone limiti alla creatività e questo, James Merry ,lo sa bene dato che ha fatto della sua fantasiosa ed incontrollabile immaginazione la chiave del suo successo.
___________________
Leggi anche…
La lingerie di Michaela Stark celebra il corpo femminile e le sue “imperfezioni”
You might also like
More from Accessories
ETRO: tutte le borse iconiche della Maison
ETRO è marchio italiano che nasce nel 1968 come azienda tessile e da allora porta avanti un profondo legame con …
La sneaker di Golden Goose diventa sostenibile: il modello Yatay 1B
La classica sneaker bianca viene progettata tenendo conto della sostenibilità e di un basso impatto a livello ambientale. Golden Goose …
Santart: l’arte è un gioiello
Santart è un brand artigianale Made in Italy nato dalle menti creative di Maria Ricco e Moreno De Lauri, due …