Identità come significato del proprio essere: io sono. Consapevolezza come sinonimo di conoscenza e quindi cultura: sapere. Queste due parti del nostro essere vengono studiate, unite, da Andrea Insua giovane designer di origine guatemalteca che al termine dei suoi studi, nel 2012, ha dato il via alla fondazione del suo eponimo brand di borse. Ed ecco allora che il cuore dell’artigianalità italiana si va a fondere con i tessuti e le peculiarità tecniche di alcuni tra i più bravi artigiani maya. Il risultato è un lusso personale, unico.
Andrea, come è nata l’avventura di Andrea Insua?
Tutto è nato quando, durante il corso di laurea in Disegno Industriale, ho scelto l’indirizzo in Fashion Design. Ho avuto l’opportunità di fare una tesi chiamata: “Tessuti degli Indigeni del Guatemala – Progetto di una Collezione”, in cui ho studiato tutto su questi tessuti: la loro storia, i simbolismi, i materiali e i metodi di realizzazione. Oltre a questo, ho creato una collezione ispirata agli abiti tipici del Guatemala e alle collezioni dello stilista francese, Paul Poiret. Dopo la mia laurea ho ottenuto un Master in Comunicazione di Moda all’Accademia di Costume e Moda di Roma. Grazie alla mia passione per i tessuti del Guatemala e per gli accessori ho deciso di creare il mio brand. Ho scelto quindi di specializzarmi e per questo ho frequentato un corso di prototipazione di borse, dove ho imparato tantissimo e ho iniziato ad apprezzare il lavoro degli artigiani italiani.
Hai creato il tuo brand con l’idea di fondere due culture: quella italiana e quella guatemalteca. Quali sono gli aspetti che in generale le differenziano e quali, invece, pensi abbiano in comune?
Entrambe le culture hanno tradizioni diverse ma che si somigliano per il fatto di essere millenarie e di essere state tramandate di generazione in generazione. In Italia, le concerie toscane usano le stesse tecniche della preistoria per ottenere la pelle conciata al vegetale. La lavorazione in pelle è una tradizione di questo paese riconosciuta mondialmente. In Guatemala abbiamo una ricchissima tradizione tessile tramandata dalla antica civiltà dei maya. Grazie alla fusione di queste culture otteniamo borse uniche nel loro genere con un processo produttivo fatto interamente a mano.
Da qui la scelta di avere la produzione italiana scegliendo però di utilizzare tessuti del tuo paese di origine. Come si sviluppa quindi la produzione?
Materiali di alta qualità e pelle selezionata vengono scelti in Italia. I dettagli come tessuti o altri prodotti artigianali maya vengono fatti a mano da bravi artigiani indigeni in Guatemala. Le borse sono realizzate interamente a mano in Italia da artigiani italiani qualificati, ottenendo, di nuovo, una borsa unica e irripetibile.
La collezione per la prossima estate si ispira al “Lago Atitlán” e a come esso viene rappresentato dai Maya locali sugli “huipiles” (abiti tradizionali del luogo, ndr). Che cosa ha di tanto evocativo quel luogo e quali sono i motivi che ti hanno portata a sceglierlo come musa?
È considerato uno dei più bei laghi del mondo, Aldous Huxley scrisse del lago di Atitlán: “Il lago di Como, mi sembra, tocchi il limite del pittoresco, ma l’Atitlán è come il lago di Como con abbellimenti di numerosi vulcani immensi. Davvero eccezionale.” La “Casa degli uccelli”, la nuova collezione per la prossima estate, si ispira alla vita nel lago che i Maya di Santiago Atitlán rappresentano negli abiti tipici, “huipiles”; acqua, montagne, fiori e uccelli colorati sono gli elementi principali. Per i maya, il lago è il luogo della creazione, l’entrata al mondo degli dei e antenati. Gli uccelli simboleggiano il collegamento tra il mondo fisico ed il metafisico. I loro abiti, insieme ai loro rituali, sono un modo per tornare indietro nel tempo e ristabilire una connessione con gli antenati. Questa collezione unisce pelle e accessori italiani con dettagli di perline e tessuti fatti a mano da artigiani di Santiago Atitlán.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
In questo momento mi sto preparando per presentare la collezione primavera/estate 2017 alla fashion week in Guatemala e sto iniziando la mia ricerca per l’invernale che presenterò a Milano a febbraio 2017. A breve termine intendo aprire nuovi canali di vendita negli Stati Uniti e in Europa. A medio termine, invece, ho intenzione di creare un’associazione per aiutare agli artigiani indigeni a preservare le tradizioni maya in Guatemala.
ph courtesy: press office
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