Oggi abbiamo avuto il piacere di avere una stimolante chiacchierata con una promessa della moda in Italia: Cristiana Marchi.
Lei è molte cose, una direttrice creativa, la co-fondatrice di un progetto al femminile chiamato “Open Wardrobe” e una fashion influencer dal gusto forte e distintivo.
Ma conosciamola ancora meglio…
Ciao Cristiana, grazie per aver accettato la nostra proposta…conosciamoci meglio, ti va di raccontarci del tuo background?
Ciao ragazzi! grazie a voi della proposta. Il mio background come direttrice creativa e come designer proviene da diversi settori del design. Ho iniziato laureandomi in Interior design e studiando fashion design, ho lavorato nella moda come creativa ma anche come commerciale maturando un’impronta definita e ben studiata. Fino all’arrivo all’agenzia di comunicazione in cui ho potuto esprimere a pieno le mie esperienze.
Del tuo profilo IG colpisce l’estetica coerente e lineare. Come definiresti il tuo stile e cos’è per te l’estetica?
Io sono spontanea, tanto da sembrare raw: posso mettere un vestito di pizzo vittoriano e una giacca sartoriale, ma non sono “costruita”, mi va così. Adoro vestirmi con abiti semplicissimi e scovare pezzi vintage, e i miei gioielli hanno mille latitudini, soprattutto quelle del Marocco. L’estetica è il filtro attraverso il quale osservo e vivo ciò che mi circonda. Il mio profilo IG, nonostante resti superficiale rispetto alla mia persona, rappresenta a pieno l’ordine e la linearità della mia estetica.
Una domanda personale: a cosa non potresti mai rinunciare nel tuo guardaroba? Perché?
Le mie tabi nere, sono quell’accessorio che chiude i miei look alla perfezione! Hai presente quel qualcosa che ti fa dire ‘ok, ora ci siamo!’ ecco, per me sono loro!
Lavori per Studio Latte Più, ti andrebbe di spiegarci cos’è e di cosa ti occupi?
Studio Latte più è un team di giovani creativi, designer e pensatori liberi! Un’agenzia di comunicazione focalizzata sullo studio dell’immagine coordinata dei brand. Io mi occupo, insieme al team, della direzione artistica degli shooting fotografici e principalmente dei social network. Studio insieme al cliente l’immagine migliore che li rappresenti e le strategie digitali per farli emergere.
Qual è la cosa più importante nel tuo lavoro di direttrice creativa?
La cosa determinante è riuscire a creare un’immagine su misura per i brand, declinando la mia estetica ai canoni del cliente, al suo target ed al mercato.
Quali sono i brand di alta moda che ti ispirano e quale si avvicina meglio al tuo stile?
Maison Margiela, Dries van Noten, Comme Des Garcons, Jil Sander hanno da sempre un grande ascendente su di me, mi hanno ispirata per aver svolto il loro lavoro in modo indipendente. I brand al quale mi sento più affine non solo per il loro stile ma per il lavoro sulla loro immagine sono: Lemaire, Acne Studios, Loewe, Marine Serre, Paloma Wool, Cecilie Bahnsen, Kwaidan Editions, PRISCAVera. Mi piace osservare come giovani brand intraprendono strade creative davvero interessanti.
Open Wardrobe: un progetto al femminile di cui sei cofondatrice. Com’è nata questa idea?
Open Wardrobe nasce dall’esigenza di creare, più che un evento, un’esperienza che possa racchiudere le nostre passioni e quelle di tante altre donne, una su tutte quella della moda. Abbiamo unito stiliste, designer, stylist, fotografe, artiste che insieme a noi hanno esposto il loro guardaroba creando un vintage market con pezzi davvero ricercatissimi!
Quanto è importante il tuo team? Quali sono i progetti di cui siete più fiere?
La nostra amicizia è l’anima di Open Wardrobe. Gloria, Bianca, Silvia ed Eleonora hanno portato la loro passione, il loro lavoro e la loro creatività in questo progetto comune. Il nostro lavoro parte inizialmente dalla ricerca, dalla location alle espositrice agli ospiti speciali. Ogni evento è unico, difficile scegliere… forse quelli al quale siamo più affezionate sono gli eventi che ci accompagnano da sempre, l’Ow al cinema estivo durante le proiezioni del film sotto le stelle, e le edizioni di Natale nei locali del cuore di Modena, sono atmosfere davvero magiche.
Questo è stato un anno difficile, come sono cambiate le cose e quali sono i vostri progetti per il futuro di Open Wardrobe?
Quest’anno ci lascia la consapevolezza che Ow non è semplicemente un mercatino, ma un’esperienza comune, fatta di incontri ed emozioni. Ci siamo chieste come poter evolvere di fronte a tutto questo e l’unica certezza è stata quella di voler mantenere quest’esperienza al 100%. Stiamo lavorando a nuovi progetti che porteranno Open Wardrobe in una dimensione, sempre più concreta.
Un’ultima domanda prima di salutarci: se potessi dare un consiglio a tutte le ragazze… quali sono i tre capi o accessori irrinunciabili nel 2021?
Un capo della prima collezione Prada disegnata da Miuccia Prada in collaborazione con Raf Simons, la bralette e qualcosa di rosa!
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Se ti è piaciuto questo articolo dai un’occhiata alla nostra intervista con Licia Florio.
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