Abbiamo avuto la fortuna di intervistare Naomi Gunther, una giovane talentuosa designer, fondatrice del brand Gunther Paris!
GUNTHER è un marchio di abbigliamento di lusso contemporaneo parigino. La loro visione: vestire l’uomo moderno, chic e rilassato, con tagli comodi e materiali responsabili. Made in France, realizzato in laboratori parigini, il marchio lavora per una moda impegnata ed etica e mette l’ambiente al centro delle sue preoccupazioni.
Ciao Naomi. Grazie per aver accettato di rispondere ad alcune domande su di te e sul tuo brand.
Ti andrebbe di parlarci dei tuoi studi e della tua formazione professionale? Quando hai capito di voler diventare una stilista di moda?
Ho sempre avuto una passione per la moda e l’arte in generale. Dopo 4 anni di Fashion Design alla Parsons The New School for Design di New York, sono tornata a Parigi e ho deciso di dare vita ad una mia azienda. Ho incontrato Gabin Ducourant, la persona che oggi è mio business partner: le sue competenze in marketing e management combinate alla mia creatività hanno reso Gunther possibile.
Sappiamo che Gunther è un brand giovanissimo, nato appena due anni fa con la fine del tuo percorso di studi. Cosa ti ha spinto a creare qualcosa di unicamente tuo?
Con Gunther, voglio creare una nuova visione del lusso. I capi di Gunther rappresentano l’incontrarsi di know-how tradizionale ed estetica moderna. L’uomo Gunther, inoltre, ha interesse in una moda slow, consapevole ed unica.
Cosa rappresenta Gunther per te? Qual è la filosofia che si nasconde dietro al brand?
Se potessi riassumere Gunther in 3 parole, sarebbero: qualità, effortless-chic e artigianalità. Aspiro ad uno stile che combini il “savoir faire” della couture francese (sartoria su misura, capi cuciti a mano…) con un’estetica più urban e moderna. La qualità è molto importante per noi, cerco di lavorare non solo con materiali soffici, pregiati e confortevoli, ma anche naturali il più possibile.
Chi sono i fashion designers a cui ti ispiri? Quale, secondo te, si avvicina di più al tuo modo di fare moda?
La mia ispirazione di sempre è Martin Margiela, perché i suoi design sono lo specchio di un’enorme creatività, ed è capace di “dire qualcosa” partendo da nulla. La sua creatività va oltre l’abbigliamento. Raf Simons anche, ha un’estetica moderna e giovanile, pur padroneggiando i classici.
Ci piace molto la tua estetica, ti andrebbe di parlarcene in modo più approfondito? Qual è il “tratto distintivo” di Naomi in quanto stilista?
Mi lascio ispirare da tutto quello che mi circonda. I viaggi sono la mia più grande fonte d’ispirazione. In tutti i posti che visito cerco di catturare l’atmosfera, i rumori, le luci… Faccio sempre delle foto quando cammino per strada e cerco di utilizzarle per le stampe e i motivi dei capi. Mi piace molto scrivere delle parole chiave in un quaderno per ricordare una sensazione e l’energia di un momento. La musica rappresenta un’altra grande fonte d’ispirazione e mi aiuta a creare un certo “mood” quando disegno.
In quanto artista di nuova generazione, hai molto a cuore il tema “sostenibilità”. Cosa vuol dire per te “moda sostenibile”? In che modo Gunther si impegna a danneggiare l’ambiente il meno possibile?
Ci sono diverse cose che facciamo per danneggiare di meno l’ambiente: usiamo materiali riciclati, o materiali naturali (cashemere, tessuti non tinti, bottoni fatti di noce di cocco, bamboo…). Per quanto riguarda la produzione, facciamo tutto in pre-order cosi da evitare che si accumulino le scorte o una sovrapproduzione; in questo modo sprechiamo il meno possibile. Cerchiamo anche di riutilizzare i materiali di scarto in modo creativo. Lavoriamo con un’azienda chiamata REPACK, che realizza packaging riutilizzabili per spedire i nostri ordini.
Parliamo di oggi..il Covid-19, ha rallentato l’industria della moda: come vi siete adattati al contesto contemporaneo?
Il periodo che stiamo attraversando non è semplice, ma ci sta forzando ad adattarci. Abbiamo sempre lavorato in piccoli team, con piccole scale di produzione e quindi per noi non è cambiato niente da quel punto di vista. Ci siamo presi del tempo per riflettere su come potremmo produrre in un modo ancora migliore e abbiamo iniziato ad ideare dei modi creativi per presentare le nostre collezioni (digitale anziché fisico ad esempio). Abbiamo anche provato a focalizzarci sulla nostra comunità online, come creare un miglior legame con loro e stimolarli con sfide creative e comunicazione.
Parlaci della collezione autunno/inverno 2020 “Jour Blanc”, cosa ti ha ispirato?
Jour Blanc vuol dire “tormenta”. É un fenomeno che avviene in montagna quando c’è un brutto clima e il suolo e il cielo sembrano una cosa sola. L’ispirazione per la collezione è “dopo sci”, una collezione chic e avvolgente per trascorrere il tempo nel tuo chalet. Colori caldi che ricordano il fuoco del camino, capi cozy con texture forti e tagli oversize.
Se dovessi scegliere tra i tuoi capi quello che maggiormente ti rappresenta e che potrebbe diventare un prodotto “iconico”, quale sceglieresti?
In tutte le nostre collezioni, ripetiamo diversi design. Abbiamo una giacca “iconica” con una fodera con stampa digitale che cambia ogni collezione. Inoltre, siamo diventati famosi grazie ad un pantalone indossato da Offset nella settimana della moda di Parigi, così lo riproponiamo in diverse collezioni.
Infine, dove vedi te e il tuo brand Gunther tra 5 anni? Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Speriamo di rendere il brand più popolare nel mondo, magari avere dei retailers internazionali. Il nostro obiettivo è quello di supportare gli artigiani francesi e contemporaneamente far crescere il brand. Stiamo preparando un digital film che sarà trasmesso durante la Paris fashion Week di Gennaio! Supportateci con un like sulla nostra pagina IG @guntherparis.
I prodotti di Gunther Paris sono acquistabili sul loro sito ufficiale.
Se ti è piaciuto questo articolo, dai un’occhiata anche alla nostra intervista ad Alessandro Vigilante.
You might also like
More from Brands & Designers
Loro Piana accusata di non retribuire i suoi lavoratori indigeni in Perù
"Le nostre eccellenze": questa la value proposition che si trova sul sito ufficiale di Loro Piana alla sezione “viçuna”. E in effetti …
Donatella Versace e Dua Lipa: gli anni ’60 nella co-lab “La Vacanza”
Donatella Versace e Dua Lipa insieme per la Pre Fall 23 per celebrare l'estate italiana. La co-lab tra moda e …
Schiaparelli: il prêt-à-couture di Daniel Roseberry per la FW23
Arte e moda? Un connubio ben noto al più ampio pubblico, ma che ancora stride nel rapportarsi con la quotidianità, …