Vaderetro: un brand che oscilla tra moda, arte cultura e ricerca del passato
Abbiamo incontrato Antonio ed Hanna, Founder e Direttori Creativi di Vaderetro che ci hanno raccontato della nascita e della veloce affermazione che il brand ha avuto in meno di un anno dalla sua nascita.
Vaderetro non è solo moda, è anche arte e cultura; è uno stile di vita che seleziona, riscopre e ripensa a quello che una volta era l’essenziale del guardaroba reinventando il passato per creare un nuovo presente.
Hai voglia di raccontarci il vostro background?
Iniziamo con il dire che non abbiamo mai studiato moda. Hanna ha studiato lingue e business management a Parigi, ha lavorato presso Yves Saint Laurent e brand francesi come buyer ed assistant product manager. Io ho lavorato per 11 anni nello settore moda retail a Londra, coprendo diversi ruoli nei vari departments (dall’amministrativo, al commerciale, al logistico) per Armani, Prada, Vivienne Westwood, Louis Vuitton.
Da dove nasce il desiderio di dare vita ad un brand?
L’idea di un progetto insieme è nata a Londra, dove ci siamo conosciuti. In seguito, il seme è germogliato in totale “isolamento” in Marocco, dove ci siamo trasferiti per circa 1 anno, per concretizzarsi interamente in Italia, dove abbiamo lanciato il brand “Vaderetro” lo scorso agosto.
Dare vita a un brand è quasi stato naturale. Alla fine, siamo cresciuti nell’ambiente dell’abbigliamento e di conseguenza ci eravamo già immaginati come sarebbe potuta essere la nostra linea, il nostro mondo.
Avendo sempre lavorato a contatto con il “prodotto” in sè, vero e proprio, abbiamo sempre un rapporto abbastanza cinico e deciso quando si tratta di creare e sviluppare dei capi.
Analizzando attentamente il settore, ci siamo resi sempre più conto che spesso ci si sforza troppo nella ricerca di “creare the new trend”, la cosa “never seen before”. Con il progetto Vaderetro abbiamo semplicemente scelto di bypassare questa parte “effimera”, dove ognuno esalta se stesso per qualcosa che in realtà, spesso, non ha creato e semplicemente basarci su qualcosa di già esistente e riproporlo secondo la nostra visione.
“Vaderetro” è il nome che avete scelto per il vostro brand… Da dove deriva la scelta di questo nome?
Vaderetro, dal latino, “tornare indietro” è un nome in cui si sintetizza l’essenza del brand. Il nostro mondo riporta in vita elementi del passato, sia capi che movimenti culturali e storici. Non ci proclamiamo come brand “retro-garde” poiché il passato è fonte d’ispirazione ma è anche importante per noi tenere un occhio nel presente.
Quali sono le principali ispirazioni delle vostre collezioni? Quale target volete raggiungere?
Prima di realizzare le nostre capsule, passiamo anche mesi ad analizzare, studiare l’epoca scelta e le sue sub-culture, movimenti artistici, eventi storici rilevanti per farsi che la realizzazione finale possa far immergere, il più possibile, chi osserva nello zeitgeist dell’epoca scelta. Senza dimenticare l’arricchimento culturale personale che si acquisisce durante il processo di studio e creazione.
Ad esempio, nel secondo Capitolo delle nostre “Memorie”, ovvero nella SS21, esploriamo e approfondiamo il tema dell’immigrazione – un tema molto attuale nel panorama mondiale che non risparmia l’Italia, ed abbiamo esplorato più precisamente la storia dell’immigrazione italiana negli Stati Uniti. La capsule si focalizza sul fiorire della cultura italo-americana negli anni ’50 / ’60. Per farlo, abbiamo ripensato alla persistenza dell’identità etnica tra gli italoamericani di seconda generazione attraverso una fittizia trattoria familiare nel centro di Little Italy: Ria Rosa’s. Il messaggio che volevano soprattutto diffondere con questa mini collezione era semplicemente ricordare, e da li il titolo della campagna “Do not forget about it”, che viviamo in un contesto dove c’è la caccia all’immigrato, in lui viene riconosciuta la causa ed il problema del nostro malessere quotidiano, ma abbiamo dimenticato che anche noi, non molto tempo fa, partivamo all’avventura, a bordo di barconi alla ricerca di una vita migliore.
O come il tema affrontato nell’ultima collezione AW21, LA BONNE AVENTURE, dove abbiamo sviluppato l’intero mood sugli usi, costumi e tradizioni della cultura Roma. Un’altra etnia che purtroppo, a causa del bigottismo presente nella nostra società, ha solo connotazioni negative e pregiudizi totalmente distorti ed infondati.
Siete stati protagonisti di diversi eventi come Who is on next, Altaroma e Pitti Award… Quali benefici hanno portato? Hanno dato una svolta al vostro marchio?
Abbiamo avuto queste fantastiche opportunità durante un periodo mondiale piuttosto scuro. Ci hanno dato la possibilità di poter condividere il nostro lavoro e la nostra visione. Sicuramente ci ha permesso di affermarci come brand emergente in Italia e nel mondo. Dopo solo un anno di “vita” siamo fieri di esserci affermati in maniera piuttosto forte nel mercato asiatico, soprattutto in Giappone e Korea del Sud.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Si sogna ogni giorno di più. Ne abbiamo tanti. Un progetto short term sarebbe di essere riconosciuti ed affermarci anche sulla scena Europea, soprattutto a livello commerciale e di distribuzione. Un progetto futuro a lungo termine sarebbe non solo di limitarsi semplicemente allo sviluppo di capi d’abbigliamento, ma estendere e sviluppare il progetto anche in altri campi (arredamento, arte, gastronomia etc.)
Tre consigli per i giovani designer che vogliono affermarsi nel mondo fashion?
1. Credere in se stessi a prescindere da quello che si dice intorno. Tanti avranno opinioni, consigli da darti. Ma non c’è più giusta voce di quella che si trova dentro. Bisogna solo ascoltarla.
2. Sognare è bello però bisogna agire. Lavorare tanto, sacrificare molto. La fortuna e il talento sono l’1%.
3. Circondarsi di figure professionali e competenti.
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INFO E CONTATTI
Sito Web: www.vaderetrolab.com
Instagram: @vaderetro_
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