A Bathing Ape, lo street fashion made in Japan
A Bathing Ape è un marchio di abbigliamento giapponese fondato da Nigo in Ura-Harajuku nel 1993. Il marchio è specializzato nello streetwear sia per uomo che per donna e attualmente presente con 19 negozi in Giappone.
Dopo aver studiato fashion editing al college, ha lavorato come redattore e stilista per la rivista Popeye. Con il denaro in prestito da un conoscente, che gli ha anche permesso di usare il suo negozio, ha aperto “Nowhere” il suo primo negozio, insieme a Jun Takahashi di Undercover, il 1 ° aprile 1993 a Ura-Harajuku.
Decidendo di avviare il proprio marchio, lo no nomina A Bathing Ape, ispirato dal film del 1968 “Planet of the Apes”. Secondo Nigo, il nome “BAPE” è un riferimento a “A Bathing Ape in Lukewarm Water”. Le persone giapponesi fanno tipicamente bagni quotidiani in acqua con temperature superiori a 40 gradi. In quanto tale, bagnarsi in acqua tiepida è simbolo di eccessivo compiacimento. Questo è un riferimento ironico alla simulazione di ricchezza della giovane generazione di giapponesi, primi clienti del marchio.
Per dare visibilità al suo brand, il designer ha dato delle magliette al musicista Cornelius, che le ha indossati durante la sua performance. Per due anni produceva da 30 a 50 camicie alla settimana, vendendone una metà e dando l’altra agli amici.
Nigo è anche co-proprietario e capo designer di marchi di abbigliamento come Pharrell Williams Billionaire Boys Club e Ice Cream.
Oggi Bape collabora spesso con altre marche sfruttando i protagonisti più popolari dei fumetti.
You might also like
More from Brands & Designers
Loro Piana accusata di non retribuire i suoi lavoratori indigeni in Perù
"Le nostre eccellenze": questa la value proposition che si trova sul sito ufficiale di Loro Piana alla sezione “viçuna”. E in effetti …
Donatella Versace e Dua Lipa: gli anni ’60 nella co-lab “La Vacanza”
Donatella Versace e Dua Lipa insieme per la Pre Fall 23 per celebrare l'estate italiana. La co-lab tra moda e …
Schiaparelli: il prêt-à-couture di Daniel Roseberry per la FW23
Arte e moda? Un connubio ben noto al più ampio pubblico, ma che ancora stride nel rapportarsi con la quotidianità, …