Guess the bag? La nuova collezione di borse Guess celebra il plagio

La nuova collezione di borse Guess ricorda qualcosa di familiare, ed è subito polemica.

In questi giorni sono state pubblicate le immagini della nuova collezione di borse Guess, che hanno portato con sé un gran dibattito.
Tema principale? Il plagio. Una questione scottante nel mondo della moda e sicuramente non nuova per il brand, che si è ritrovato in circostanze simili più di dieci anni fa, quando Gucci ha fatto fioccare denunce per violazione del marchio, contraffazione e concorrenza sleale.

Adesso, sul web, sono state messe a confronto le immagini del lookbook del brand fondato dai fratelli Marciano non solo con quelle di Gucci, ma anche con quelle di modelli firmati Prada, Miu Miu, Chanel e Dior.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Inside The Mood (@insidethemood)

Ma la somiglianza difficile da negare è quella con la shopping bag di Telfar, la Bushwick Birkin. L’estetica compatta, in ecopelle monocromatica, la tracolla e sopratutto il logo in rilievo posizionato al centro: tutto rimanda alla it-bag rivelazione del 2020.

Ciò che indigna di più il pubblico, è l’appropriazione del lavoro di un designer queer di colore che, dal 2005, è riuscito a far diventare il suo marchio un cult: tutti hanno una Telfar perché è sinonimo di qualità e di democraticizzazione del fashion, è uno status symbol con un sostegno culturale che non può essere duplicato.

Dopo le accuse via social, Guess ha ritirato dal mercato l’item incriminato, dichiarando: