Gli "Appunti dal silenzio" di Alessandro Michele annunciano due presentazioni all'anno per Gucci

Dopo il discorso di Giorgio Armani sul futuro della moda, a prendere posizione su una moda completamente ripensata è Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci.

In seguito all’emergenza Coronavirus, il direttore creativo spiega la sua rivoluzione attraverso una serie di post su Instagram pubblicati la notte tra il 23 ed il 24 Maggio sull’account di Gucci. Con queste annotazioni, scritte durante il periodo di lockdown, Alessandro Michele riflette sulla tirannia della velocità del mondo della moda che porta a mettere da parte la creatività, esprimendo quindi il suo bisogno di rallentare.

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5/6 * @alessandro_michele announces a new beginning in ‘The Sacred Power of Producing Reverberations’ is his diary entry for May 3, 2020, shown here in Italian, to follow in English. “I will abandon the worn-out ritual of seasonalities and shows to regain a new cadence, closer to my expressive call. We will meet just twice a year, to share the chapters of a new story. Irregular, joyful and absolutely free chapters, which will be written blending rules and genres, feeding on new spaces, linguistic codes and communication platforms.” #AlessandroMichele Read his diary through link in bio.

Un post condiviso da Gucci (@gucci) in data: 23 Mag 2020 alle ore 11:00 PDT

Con gli “Appunti dal silenzio”, annuncia un cambiamento del futuro della maison, la quale sfilerà unicamente due volte l’anno. Non ci saranno più le mezze stagioni e nemmeno le stagioni, definendo le collezioni cruise, pre-fall, spring-summer, fall-winter “sigle di un discorso impersonale“.

«Ci incontreremo due volte l’anno per condividere i capitoli di una nuova storia. Si tratterà di capitoli irregolari, impertinenti e profondamente liberi. Si nutriranno di nuovi spazi, codici linguistici e piattaforme comunicative.»

Alessandro Michele vuole trasformare il suo lavoro in sinfonie, rapsodie, madrigali, notturni, overture, concerti e minuetti, restituendo alla moda la profondità e l’arte persa. Ripensando quindi alle tempistiche del settore moda, con una scelta saggia adatta a questo periodo così difficile.