FRED PERRY COLLABORA CON LA AMY WINEHOUSE FOUNDATION

“Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime”. Questa frase di Victor Hugo riesce in qualche modo a esprimere il rapporto profondo, dicotomico e appassionato tra Amy Winehouse e la musica, l’arte che l’ha fatta conoscere e apprezzare al pubblico di tutto il mondo. E a Fred Perry, che l’ha scelta dal 2010 (in Italia dal 2015) come ambassador e per realizzare una collezione dei capi iconici del brand declinati sul suo stile.

Per la capsule primavera – estate 2017, realizzata con la collaborazione della Amy Winehouse Foundation, la casa di moda britannica è tornata alle origini del rapporto con la cantante, scomparsa il 23 luglio 2011, e del suo look, in particolare l’estetica anni ’50 e la silhouette da pin-up, tanto apprezzata dall’artista.

Polka dot bianchi e cuori rossi, ispirati ai tatuaggi della cantante, sono le stampe della stagione. A queste viene aggiunta quella creata ad hoc per l’occasione, ovvero il motivo raffigurante una rosa, realizzato come tributo da Pegasus, artista e produttore di graffiti inglese, che ha iniziato a collaborare con la fondazione, nata per aiutare i ragazzi con problemi di dipendenza da alcohol e droga, dopo che il suo disegno Fallen Angel disegnato a Camden (sobborgo di Londra), raffigurante Amy con le ali, è stato usato dai fan come luogo “sacro” per ricordare la cantante di Back to Black. Questa figura è visibile sui bomber e la pique shirt. Tessuti come cotone e seta completano una collezione che vuole esprimere il senso di Amy Winehouse per la moda.

La si può immaginare: è dietro le quinte, si trucca, l’eyeliner scorre sulle palpebre dei suoi occhi, si veste, indossa una polo, prende in mano un microfono. Il palco l’attende, lei sale, il cuore batte per tutti allo stesso tempo, veloce. Le luci in sala si spengo, c’è solo lei. No, solo la sua voce.