Dalla Thailandia alla Romagna: alla scoperta delle scarpe firmate Avem

Avem, Silvia Wool Mule

Molti anni fa il made in Italy era l’elemento in grado di distinguere la moda artigianale e di lusso da quella non in grado di sostenerne i costi e le complessità tecniche. Oggi, nell’epoca delle aziende promotrici del fast fashion, non si capisce più niente. C’è molta confusione (e disinformazione) su ciò che può essere considerato realmente fatto in Italy e quello che non lo è. Avem fa chiarezza. Il brand fondato nel 2017 dalla designer thailandese Nok realizza scarpe interamente prodotte in Italia. Nello specifico a Forlì, in Emilia Romagna.

Avem, Lori Oxford

Nok vive a Los Angeles e dalla città degli angeli trae ispirazione continua. Anche se è la natura – quella rigogliosa della sua terra di origine, famosa per i suoi parchi, come lo Khao Yai – con la sua leggerezza, i suoi colori, il suo essere mutevole e volatile, che è poi la traduzione dal latino del nome scelto per rappresentarne il marchio.

Avem, Luisa Heel

Colori positivi, in grado di rallegrare la calzata e lo spirito – del resto la prima collezione primavera – estate 2019 è intitolata Fiori dell’anima – sono la traccia cromatica di scarpe aventi una struttura complessa, molte delle quali – ad esclusione dei modelli mule e oxford – puntano tutto su una delle zone più sensuali della donna: la caviglia. Avem, focalizza le sue creazioni sul concetto di cavigliera, più di una, la quale si può abbinare a qualsiasi modello. «Innovativo è il modello Vanessa che consente di avere a disposizione tre calzature differenti in una sola. Può essere infatti indossato in altrettanti modi diversi: con le stringe di cuoio che passano tra i dettagli a fiore, senza lacci per una décolleté più elegante e infine con la sua cavigliera che richiama la forma dei petali.» Spiega Nok.

Avem, Luisa Flat

Solo un saper fare italiano è in grado di rispondere positivamente alla domanda creativa della designer. Nonostante abbia ancora molta strada da fare, è motivo di orgoglio – o così dovrebbe essere – che una giovane imprenditrice decida di scommettere tutta il suo futuro non solo sulla scarpa, ma anche su un paese non proprio, il quale, tuttavia, è il solo a poter enfatizzare i suoi bozzetti, la sua voglia di esprimersi.

avemshoes.com