Dalla Sicilia alla conquista di Milano. Margarita Philosophica è stato certamente uno dei brand più interessanti che hanno partecipato a White durante l’ultima settimana della moda meneghina. Il brand nasce nel 2015 ad Agrigento, dall’estro creativo di una fashion designer, Luisa Luparello, e di un graphic designer e illustratore, Ivan De Lorenzo. Margarita Philosophica è un marchio completamente made in Italy, caratterizzato dalla scelta accurata dei tessuti, dalla minuziosa attenzione nell’utilizzo dei componenti e dei materiali adoperati nelle lavorazioni di felpe e t-shirt che sono destinate a diventare un must-have dei guardaroba sia maschili che femminili.
Luisa, Ivan, cosa vi ha spinti a fondare Margarita Philosophica?
Luisa: “Ci siamo ritrovati ad Agrigento, entrambi con un back ground differente. Abbiamo così deciso di fondere le nostre competenze, e di intraprendere questo viaggio”.
Ivan: “Questa proposta di Luisa mi è sembrata subito interessante e anche divertente. Ci ha portati fino qui, a White, e speriamo ci porti ancora più in là”.
Quali sono i motivi che vi hanno portati alla scelta di avere una filiera made in Italy?
Luisa: “Se vuoi un prodotto di qualità è una scelta obbligata. Ma abbiamo deciso di produrre nel nostro Paese anche per un motivo etico: è un valore aggiunto al prodotto poter lavorare con aziende che credono ancora nell’Italia nonostante la crisi, che ancora permane”.
Il nome del brand è ispirato alla prima enciclopedia illustrata della storia, in che modo questo aspetto è visibile nelle vostre felpe e t-shirt?
Ivan: “Da sempre l’uomo ha utilizzato il disegno come un mezzo di comunicazione per tramandare il sapere ai posteri. Entrambi eravamo a conoscenza di questa prima enciclopedia illustrata, e ci è sembrato subito automatico associarla al nostro progetto. È nato così il marchio Margarita Philosophica che, attraverso i disegni, vuole raccontare storie legate al mondo della natura”.
A quale clientela si rivolgono le vostre felpe?
Luisa: “In apparenza le nostra felpe e t-shirt si rivolgono ad un pubblico giovane, ma in realtà non è così. Il nostro target è più ampio. Gli elementi che ci permetto di raggiungere una clientela meno ristretta sono i materiali e lo studio creativo che va a comporre il design. Sia a White che a Parigi, infatti, i buyer che abbiamo incontrato erano eterogenei: sia urban che classici”.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Ivan: “Al momento stiamo sviluppando la nuova collezione. Vogliamo raccontare il nostro mondo in modo ancora più divertente e congeniale allo scopo”.
Luisa: “Dal punto di vista stilistico, di prodotto, l’obiettivo è quello di realizzare un total look. Già dalla prossima stagione verranno infatti aggiunti nuovi elementi. Quello che non cambierà è l’idea di fondo con la quale abbiamo iniziato: realizzare prodotti unisex. Ci piace l’idea che donna e uomo possano scambiarsi i vestiti, ma non è solo questo, vogliamo che questo concetto si riveli tale anche a livello sociale”.
ph courtesy: press office
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