Molti designers stanno considerando la sostenibilità come priorità, abbandonando i sontuosi set designs e puntando su linee pulite e minimal, luci suggestive e materiali riciclati.
Vediamo insieme i top 5 sets design sostenibili delle ultime fashion weeks.
Ermenegildo Zegna
Partiamo con un’eccellenza del design italiano: Ermenegildo Zegna. Il direttore artistico Alessandro Sartori ha pensato la sua ultima collezione come “la rinascita del tailoring”, per avvicinare le generazioni che non l’hanno mai indossato. Zegna sta portando avanti il suo obiettivo di ridurre a zero lo spreco. Ha già riconvertito laboratori esistenti in officine di riciclo materiali, ha proposto capi in cashmere rigenerato e giacche in lana tessute a San Patrignano. Per questo, #UseTheExisting è azzeccassimo come nome per la new collection. La casa di moda ha inoltre fatto sfilare i suoi pezzi in un ambiente peculiare, un’ex fonderia nella periferia di Milano. Cosa ha reso la location unica, è l’imponente installazione “Art for Earth” dell’artista americana Anne Patterson. Creata grazie al riciclo dei tessuti di pezzi invenduti del brand, l’installazione ha incorniciato perfettamente la collezione, richiamando nuovamente l’attenzione ad un argomento ricorrente: la rigenerazione dei materiali.
Holzweiler
Da Copenhagen, Holzweiler ha presentato un ready-to-wear sempre più dinamico e fashion, mantenendo comunque vivo il suo dna athleisure. Sicuramente quest’anno ha celebrato la natura, prendendola sia come ispirazione per la collezione, che per la passerella: un tunnel di vetro realizzato dallo studio internazionale Snohetta, che ha ospitato al suo interno un mix di piante nordiche. Il set minimal è poi stato riutilizzato sia all’interno dello showroom, che del pop-up store Holzweiler.
Gabriela Hearst
Gabriela Hearst si è imposta un’obiettivo importante e l’ha raggiunto: creare una collezione di successo, interamente costituita da materiali di scarto. Il suo punto di forza è lo sviluppo dei tessuti, rigorosamente in tonalità terra. “Repurpose with Purpose”, la collezione FW 2020/21, mantiene il focus sul riciclo di tessuti e materiali, sottolineando l’importanza di reinventare stock esistenti ed in eccesso. Parlando del set design, molto basico e formato da balle interamente fatte di carta tritata (e riciclata!). Con questa sfilata, ha sicuramente elevato il suo stato di brand di lusso sostenibile.
Kenzo
La maison Kenzo ha dato il benvenuto al suo nuovo designer portoghese Felipe Oliveira Baptista. Il suo debutto nella FW 2020/21 con la collezione “Going places” non è passato inosservato: ha mostrato una visione diversa del brand, portandolo ad uno stile più luxury e minimalista. Tra palette naturali, stampe camouflage e “painting dresses”, ciò che ha affascinato di più è la scelta della location per il suo show. Il set consiste in una struttura tubolare trasparente, pensata come “oggetto nomade modulare”: infatti, verrà riutilizzata in altre forme per gli eventi delle prossime stagioni, presentazioni e pop-up stores. Progettato in collaborazione con Bureau Betak, l’intento chiave era il riutilizzo; inoltre, l’azienda francese specializzata nella realizzazione di passerelle da sogno, ha da poco annunciato un cambio di rotta verso una produzione eco-consapevole.
Giorgio Armani
Ultima ma non ultima, la sfilata uomo di Giorgio Armani, “Impressioni tattili”, esalta la leggerezza degli abiti, abbracciando ed esaltando chi li indossa.
Parlando del set design, riflette a pieno l’estetica della collezione e del designer: comprende sculture di ghiaccio composte da plexiglas riciclato, utilizzato precedentemente nelle sue vetrine. Il tutto circondato da un’atmosfera total black suggestiva. Cosa c’è di più sostenibile del riutilizzo?
Dai un’occhiata all’intera collezione FW 2020/21 di Armani sul nostro sito
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