La storia di Reformation deriva da una vicenda particolare, fatta di fallimento, delusione e conquista, dalla vita di una donna che, seguendo il filone di Sophia Amoruso fondatrice di Nasty Gal si guadagna l’appellativo di GIRL-BOSS.
Reformation nasce nel 2009 come una piccola boutique che riconfezionava abiti vintage e, grazie a Rihanna che sceglie i suoi abiti sotto consiglio della sua stylist Mel Ottenberg, diventa popolare, conquistando le Instagram-girls che dettano legge in fatto di stile, e diventando il guilty-pleasure di Emily Ratajkowski, Kendall Jenner, Bella Hadid e della nuova hit-girl del momento Kaia Gerber, la bellissima figlia di Cindy Crawford.
Lo stile è un ibrido tra la L.A. hippy degli anni 70’ e il sogno francese di Jacquemus. La fondatrice Yael Aflalo è un’ ex modella quarantenne che si è lanciata per la seconda volta nel campo del fashion, dopo la fallimentare esperienza del suo Ya-Ya brand costretto a chiudere dopo la distruttiva crisi del 2008. Reformation è un brand che propone uno stile fresco, giovane e femminile, definito da un gusto effortless, impreziosito da dettagli leggermente audaci e flirty, in particolari per gli abiti da sera.
La vera innovazione portata da Reformation è stata quella di seguire il filone dell’eco-friendly che stava giusto nascendo nel 2009, l’obiettivo della fondatrice come dichiara lei stessa al New York Times era quello di creare: “un business snello che riprendesse la velocità tipica del fast-fashion ma con un approccio attento nei confronti dell’ambiente”; per questo crea un’azienda di produzione locale a Los Angeles, tutti i prodotti sono creati con materiali ecosostenibili, le dipendenti quasi tutte di ordine latino-americana sono aiutate dall’azienda ad imparare l’inglese con corsi privati e sono assistite legalmente al fine di ottenere velocemente la cittadinanza, ma la vera rivoluzione ha a che fare con le campagne che Reformation lancia di tanto in tanto per sostenere la causa ambientale, l’ultima intitolata “Carbon is canceled” racconta di come l’azienda ha eliminato completamente le emissioni di carbonio dal 2015.
Il loro slogan è esemplare: “ la nudità è la prima scelta di responsabilità, poi ci siamo noi”, riassume l’identità del brand.
Un altro obiettivo espresso dalla Aflalo è stato quello di ridefinire il guardaroba delle donne puntando sulla comodità e su un abbigliamento low-maintenance, promuovendo capi classici e ben fatti. Come dichiarato dalla fondatrice: “se Steve Jobs rese famoso il maglione a collo alto con le sneakers Nike e Yves Saint Laurent l’iconico suit”, Yael Aflalo punta tutto sui jeans, mini e midi dresses per definire la giovane donna di oggi.
Nella gallery i capi di Reformation assolutamente da non perdere per questa stagione :
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