Nel DNA di Wait ci sono sempre nuovi brand da scoprire. E questa volta vogliamo farvi conoscere Outside, un brand emergente che si sta facendo strada nel mondo dello streetwear.
Outside è un progetto indipendente di streetwear fondato da Maurizio Assisi, un giovane designer Bresciano con la passione per l’arte, la grafica e la comunicazione. Il brand si occupa sia della creazione che della stampa di immagini a forte impatto grafico che compaiono su un’ampia gamma di t-shirt, felpe e accessori.
Lo studio della grafica del brand prende forma dalla ricerca delle immagini. Fondamentali infatti, sono tutti quegli stimoli esterni che arrivano da vari ambiti di interesse personale tra cui l’arte grafica, la musica, i film e la comunicazione visiva che troviamo nella vita di tutti i giorni.
Per presentare al meglio la filosofia e l’evoluzione di Outside, abbiamo intervistato per voi il suo fondatore Maurizio.
Ciao Maurizio intanto ti ringrazio per essere qui con noi. Raccontaci un pò come nasce la tua passione per la moda, in particolare per il mondo streetwear.
La mia passione per la moda e per il mondo streetwear credo nasca da altre mie due grandi passioni che sono la musica e le subculture. Mi ha sempre affascinato come un gruppo di persone legate da un particolare genere musicale, da una propria visione del mondo o da uno stile di vita particolare potessero staccarsi e differenziarsi dalla cultura dominante influenzandola al tempo stesso.
Quali sono i brand che più ti hanno ispirato e ti ispirano ancora oggi?
I brand che più mi hanno ispirato, sia a livello di immagini grafiche che di concept sono molti, mi vengono in mente Carhartt e Stussy. I brand che seguo di più in questo periodo per vari motivi sono BrainDead, Aries Arise, Off-White e Woodwood. Sono anche molto attratto dalle collabora- zioni tra brand e da vari brand asiatici.
Parliamo di Outside. Come mai la scelta di questo nome e di questo logo?
Per quanto riguarda la creazione del logo, l’idea era quella di creare qualcosa di pulito ma non banale. Ho quindi preso in considerazione tre figure geometriche semplici, il triangolo, il quadrato ed il cerchio, sia per la loro forma che per il loro significato. Il triangolo esprime i concetti di forza e bellezza, il quadrato rappresenta lo spazio ed è simbolo di ricettività mentre il cerchio rappresenta l’armonia e la creatività. Unendo questi tre elementi, il logo che ho creato non svela a prima vista il suo significato ma lascia a chi lo osserva un po’ di mistero e curiosità.
Il simbolo ottenuto potrebbe essere considerato come un portale verso un mondo parallelo, ed è da qui che ho scelto il nome Outside : andare oltre, al di fuori.
Come avviene il passaggio dall’ispirazione alla realizzazione?
Lasciarmi ispirare da quello che ho intorno è lo strumento che mi permette di creare e lavorare.
Grazie a ogni frammento ottenuto in fase di ricerca e osservazione rielaboro e personalizzo cercando di rendere l’immagine unica, riconoscibile mantenendo forte e coerente la direzione del brand.
Ed è grazie a questa prima fase che si delineano istintivamente le varie collezioni, che non seguono regole logiche ma che si sviluppano sulla base di un coinvolgimento principalmente estetico. Finita la fase di progettazione ha inizio la fase di stampa e produzione. Dopo varie ricerche ho deciso di occuparmi personalmente della stampa della maggior parte delle mie creazioni; ciò ha permesso di avere più controllo sulla effettiva riuscita della qualità del prodotto finito.
Oltre che di grafica, sei anche un appassionato di arte e comunicazione, in che modo queste influenzano il tuo brand?
Dopo la fase iniziale di ricerca personale lavoro tenendo in considerazione due aspetti per me fondamentali : creare un immagine legata ad un concetto che vorrei comunicare agli altri e curare l’immagine da un punto di vista puramente estetico.
Siamo rimasti molto colpiti dalle grafiche a cosa si ispirano? Ma soprattutto le disegni tu personalmente o hai un team che ti affianca?
Lasciarmi ispirare da quello che ho intorno è lo strumento che mi permette di creare e lavorare. Grazie ad ogni frammento ottenuto in fase di ricerca e osservazione, rielaboro e personalizzo cercando di rendere l’immagine riconoscibile, mantenendo forte e coerente la direzione del brand.
Le grafiche le disegno io, per ora non ho un team che mi affianca ma l’idea di collaborare, creare e lavorare con persone che hanno i miei stessi interessi mi piace molto.
Solitamente un brand emergente di streetwear, parte quasi sempre dalle t-shirt, mentre il tuo brand è già allargato a felpe, giubbotti e accessori. Ci sarà anche un’ulteriore evoluzione?
Fino ad un anno fa anch’io mi occupavo solo di t-shirt e felpe e in futuro l’obiettivo è quello di introdurre ancora più prodotti. Dopo varie prove e ricerche, ho deciso di occuparmi personalmente della stampa della maggior parte delle mie creazioni; ciò mi ha permesso sia di sperimentare e includere altri prodotti, tra cui giubbotti e accessori, sia di avere più controllo sulla effettiva riuscita della qualità del prodotto finito.
Se avessi la possibilità di aprire il tuo primo negozio monomarca, quale città sceglieresti in Italia e/o all’estero?
Se dovessi aprire un primo negozio in Italia, la scelta cadrebbe su Milano per lo stretto legame tra la città e la moda. Come città estere invece sceglierei una città tra Londra, Berlino e Copenaghen.
Come immagini il tuo brand in un prossimo futuro?
Per prima cosa crescere e migliorare da un punto di vista grafico, non prettamente sotto l’aspetto tecnico ma anche soprattutto dal punto di vista di intuizioni, innovazione e concetti.
Mi piace l’idea di poter collaborare con altre realtà sia per comprendere più ambiti creativi sia per il reciproco scambio di idee ed esperienze. Una delle proposte a cui mi piacerebbe lavorare è la creazione di eventi per presentare le nuove collezioni del mio brand.
Continuerò sicuramente a partecipare ad esposizioni e market perché trovo interessante curare l’allestimento dello spazio e potermi confrontare con le persone che incontro.
Volete toccare con mano Outside? Allora correte al FactoryMarket di Bergamo il 13 e il 14 Aprile.
Outside vi aspetta!
You might also like
More from Brands & Designers
Loro Piana accusata di non retribuire i suoi lavoratori indigeni in Perù
"Le nostre eccellenze": questa la value proposition che si trova sul sito ufficiale di Loro Piana alla sezione “viçuna”. E in effetti …
Donatella Versace e Dua Lipa: gli anni ’60 nella co-lab “La Vacanza”
Donatella Versace e Dua Lipa insieme per la Pre Fall 23 per celebrare l'estate italiana. La co-lab tra moda e …
Schiaparelli: il prêt-à-couture di Daniel Roseberry per la FW23
Arte e moda? Un connubio ben noto al più ampio pubblico, ma che ancora stride nel rapportarsi con la quotidianità, …