La Fashion Week romana organizzata da Altaroma è appena giunta al termine. L’edizione si è tenuta dal 18 al 20 febbraio in una location non casuale, quale Cinecittà, che ha reso possibile la necessità di trasformare lo show di quest’inverno in vero e proprio cinema.
30 appuntamenti, tra cui talk, passerelle e showroom, hanno visto protagonisti ben 97 partecipanti fra brand emergenti, talentuosi designer e nuovi talenti delle scuole di moda romane. Le sfilate si sono tenute rigorosamente a porte chiuse, a causa dell’emergenza sanitaria, con un format essenziale e dinamico, esclusivamente sulla piattaforma di Altaroma Digital Runway.
Le parole d’ordine delle collezioni? Avanguardia, essenzialità e sostenibilità.
Ma, scopriamo insieme i nuovi talenti che hanno sfilato durante la Roma fashion week:
Edoardo Gallorini
La visione creativa di Edoardo Gallorini richiama gli artisti solitari, dall’animo tormentato, che vivevano la notte per ritrovare armonia. Il crepuscolo con i suoi tenebrosi e affascinanti colori abbraccia le linee degli abiti, austere, sensuali, con tagli sartoriali androgini. Il colore dominante è il blu, seguono diverse sfumature dal ceruleo fino al nero, con qualche tocco vibrante di verde prato e rosa shocking.
Dalpaos
La collezione di Dalpaos, disegnata dal suo fondatore Dhruv Kapoor è un incontro trasversale fra artigianalità e innovazione nella produzione. I materiali sostenibili provengono da scarti della filiera e deadstock. Interessante è l’originale ricavo di tessuti riciclati con effetti macramè o bicolor, come il riutilizzo della pelle per piccoli accessori. L’atmosfera richiama la necessità di immergersi nella natura, per staccare la spina dalla confusione metropolitana.
Alexandre Blanc
Francese di origine, Alexandre Blanc ci propone l’immagine della donna artista parigina. Sicura di sé e della sua valorosa femminilità, chic e sensuale. La silhouette è valorizzata da linee geometriche e tessuti leggeri, come il fresco lana e il crepe de chine, colori neutri e morbidi.
Gall
Il designer emergente Justin Gall ci mostra un uomo guerriero, che necessita di un abbigliamento utility per attraversare e combattere, adesso più che mai, il mondo che c’è fuori. L’uomo Gall deve “trovare il suo nido, il suo luogo sicuro” e ha bisogno di abiti robusti e multi-funzionali. L’estetica è anche rilassante e confortevole, e grazie alla palette colori crea un dialogo con la Terra.
Francesca Marchisio
Capi d’archivio, materiali eco, organici e di scarto sono al centro dello sviluppo della collezione di Francesca Marchisio e di una filosofia innovativa 100% sostenibile. Le linee emanano energia, dinamicità ed essenzialità. La palette colori è molto varia, attraversa toni caldi e freddi.
Spendthrift
Il brand di Marco Cuccagna e Federico Cancelli dall’anima urban e un pò underground sfida le regole dello streetwear con tagli oversize e linee destrutturate. La manifattura degli abiti si concentra sul knitwear e tessuti comfy, senza osare con grafiche eccessive, ma solo sull’originalità strutturale dei capi.
Roi du Lac
Romantica e sognante e è la donna Poi du Lac, il brand di Marco Kinloch e Antea Brugnoni Alliata. Protagoniste sono le stoffe: floreali, jacquard, orientali, animalier. I capi sono definiti da colori eccentrici che ci suggeriscono una donna forte che vuole emanare energia verso chi la sta guardando.
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