Dalla nostra inviata: Martina Simonetti.
Grandi neon evanescenti ci attendevano. Era da subito intuibile che le vibrazioni sarebbero state delle good vibes.
Sì, il lancio della nuova collezione Equipment di Adidas era iniziato. Ci troviamo a Milano in una location direi perfetta. Un’area industriale recuperata molto smart, pulita ed essenziale. Che rispecchia esattamente il concept della nuova linea.
Le origini di EQT risalgono al 1991; l’idea era quella di sviluppare una sneaker che rispecchiasse le esigenze del consumatore. È quindi sorta la necessità di sfidare le regole e i protocolli, lasciandosi alle spalle le vecchie formule e dando vita a qualcosa di completamente nuovo.
“We called it Equipment because the word Equipment is sort of a ‘no bullshit’ word. You don’t have a piece of equipment to have fun with. You have a piece of equipment to do something with”.
Qui si spiega la scelta del nome, la scelta di cambiare, la scelta di stupire. La palette colori iniziale è stata una scelta molto coraggiosa. Citando proprio le parole del testo originale di presentazione: “ colori scelti non per essere popolari ma per essere funzionali; il nero per la semplicità e l’ essenzialismo – un tono di verde mai visto, simbolo di sport, ecologia, qualità e novità.
La nuova collezione si distacca completamente e svolta! Proprio perché era indispensabile mantenere la filosofia di base che fece nascere questa collezione nel ’91.
“Everything that is essential, nothing that is not”.
Quindi la pretesa di dare al consumatore qualcosa di nuovo, un uovo senso di verità e onestà, non solo moda ma “ un equipaggiamento e non delle stronzate”. Ecco perché la scelta di “abbandonare” il verde e inserire invece, oltre ai colori pieni black & white, il turbo red.
Un colore appariscente che irrompe nella semplicità del nero e del bianco. Il filo conduttore della serata; lo stesso colore dei neon all’entrata che risplendevano nella notte e nel bianco puro dell’interno dell’ ex fabbrica.
Insomma una vera esplosione d’ innovazione. Un lancio come si deve. Sì perché c’era tutto quello che ci sarebbe dovuto essere.
Le sneakers esposte come opere d’arte. Gli scatti dello shooting in adorazione dei presenti come se fossero foto di McCurry. Ghali che reppava e scaldava i cuori e un vernissage sfizioso ed originale. E poi la sorpresa. Al piano superiore un’istallazione. Una dark room in cui lasciarsi trasportare dalle emozioni scaturite da lampi di luce e dalla musica proveniente da cuffie che venivano consegnate appena prima di entrare. Una vera e propria esperienza sensoriale.
Non il semplice lancio di una una nuova linea di scarpe ma un intero nuovo modo di esprimersi, recepire e vivere l’innovazione Adidas Equipment.
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