1. Jean-Michel Basquiat alla Brant Foundation, New York
La retrospettiva, curata e presentata dalla Fondazione nel 2019, è accessibile con un tour che fa parte dell’iniziativa #Museumfromhome. La rassegna raccoglie 70 opere tra le più famose e ripercorre la carriera del pittore newyorkese appartenente al movimento del graffitismo, periodo artistico degli anni ’80 di cui massimi esponenti sono anche Cy Twombly e Keith Haring. È un viaggio virtuale immerso tra colori brillanti e forme che hanno distinto sino ad oggi il tratto pop di Basquiat.
2. “A Forest”: le fotografie realistiche di Sebastião Salgado alla Polka Gallery di Parigi
Il noto fotografo franco-brasiliano sceglie ancora una volta la Polka Gallery per le sue opere fotografiche. Salgado decide di comporre l’esibizione “A Forest”, dopo aver trascorso insieme a sua moglie circa 20 anni della loro vita a ripiantare gli alberi distrutti dal disboscamento nel suo luogo d’infanzia in Brasile, risanando così un piccolo polmone verde per la Terra e per molte specie animali. Fino al 9 dicembre è possibile visitare il suo lavoro con un tour guidato sul sito della galleria.
3. Le Sale del Design della casa d’aste Phillips a Londra
La Phillips, in tempi di Coronavirus, ha aperto le porte della sede londinese al mondo dello streaming per dare nuova vita al collezionismo. Per gli amanti del design contemporaneo, la casa d’aste concede la possibilità di fruire di un’esperienza digitale unica: un tour ambientato tra Art Decò, ceramiche del British Studio e grandi nomi come quelli di Alberto Giacometti e Gio Ponti, per citarne solo alcuni…
4. Le Ninfee di Monet al Museo dell’Orangerie
Ebbene si, grazie al supporto di Google Arts & Culture, qui è possibile visitarle da cima a fondo in ogni loro dettaglio. Il tour attraversa per intero la sala del museo parigino e sembra catapultarci a Giverny, nella pacatezza del giardino dell’impressionista Claude Monet.
5. “Body Performance” è il titolo della rassegna fotografica curata dalla Helmut Newton Foundation
Parliamo di alcune opere di 13 fotografi davvero leggendari, quali: Robert Mapplethorpe, Helmut Newton, Barbara Probst, Viviane Sassen, Vanessa Beecroft, Yang Fudong, Inez & Vinoodh, Jürgen Klauke, Robert Longo, Cindy Sherman, Bernd Uhlig e Erwin Wurm, che dialogano tra loro in “Body Performance”. La mostra ci viene raccontata a 360° da Matthias Harder, direttore della Fondazione, con un video-tour in 8k presentato sulla piattaforma Youtube. Ma cos’hanno in comune questi artisti? Molto. I loro lavori toccano con grande sensibilità il nudo artistico e lo strumento della performance, che rende infatti il corpo protagonista esclusivo delle loro opere fotografiche. Potete visitare la mostra qui.
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