Perché abbiamo bisogno di ricordi?
I ricordi non esistono. Li costruiamo noi nella nostra testa. In che modo? Associandoli a un’emozione o a uno stato d’animo. Non ricordiamo la realtà, ma quello che si sente durante una situazione. Quello che sento io però non sarà mai quello che hai provato tu.
Ecco perché ricordiamo tutti cose diverse, anche se un fatto è un fatto. Consapevoli che nella realtà i nostri ricordi non sono mai esistiti esattamente così come sono fissati nella nostra testa, non smetteremo mai di pensarli come reali e non come una costruzione nella nostra testa.
Non smetteremo mai di ricordare le cose perché queste definiscono chi siamo e ci aiutano ad affrontare la vita. Ecco perché anche la moda ha bisogno di ricordare. I trend della moda sono come le storie d’amore, si ripetono ciclicamente e sempre con le stesse fasi. È importante quindi fissare nel tempo cosa accade per restituirgli poi un significato e per prendere ispirazione dal passato. Questo è il compito di un archivio.
Un luogo fisico, ma oggi anche digitale, che custodisce per sempre anche i ricordi della cara signora moda. E cosa c’è di meglio dell’archivio personale di Instagram? Quelli dei brand che hanno accuratamente raccolto tutta la loro storia in profili che cercano di creare una connessione con la moda del passato e quella che viviamo oggi.
La selezione di Wait dei 6 archivi di moda da scoprire su Instagram, fa capire che tutto quello che vediamo oggi è frutto di un ricordo del passato che ogni stilista rielabora a seconda di quello che sente.
1. @prada.archive
Pochi stilisti hanno influenzato il mondo della moda come Miuccia Prada. Capire le fondamenta di quelli che Prada ha reso dei veri e propri codici stilistici della moda è l’obiettivo di Nat Tong che con l’account @prada.archive mostra l’impatto culturale che può esercitare un brand fashion sulla società. Conoscere il passato per costruire il presente. Ecco cos’è questo archivio.
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2. @dordy71
L’archivio per chi non vuole dimenticarsi gli anni ’90. Da vecchie campagne di Calvin Klein e Miu Miu, iconici editoriali pubblicati da The Face passando per il lavoro di Juergen Teller, questo archivio di moda farà fare un salto negli anni d’oro della moda e ci mostrerà come il fashion non è mai solo una questione di vestiti, ma un fatto sociale.
3. @wardrobedept
Un profilo che pubblica contenuti che risalgono agli anni ’60 e ’70 dando vita a un’incredibile collezione di immagini vintage dell’epoca. Su @wardrobedept si potranno ricordare i migliori look di Joni Mitchell, Yves Saint Laurent, Jane Birkin e Brigitte Bardot.
4. @archivings.stacks
Un archivio che riscopre i momenti dimenticati dalla moda mettendo in mostra le affinità con vecchie pubblicazioni di moda risalenti agli anni ’90, come Gap Press, e gli stilisti giapponesi, spesso poco noti. «Cerco di fare in modo di avere un punto di vista e magari esprimere anche un senso dell’umorismo in ciò che posto piuttosto che essere un osservatore neutrale e un presentatore di informazioni». Queste sono le parole di Shahan Assadourian, la creatrice di questo archivio di moda.
5. @camillebwaddington
Questa famosa stylist franco-inglese trasformerà con questo archivio il vostro feed Instagram in una meravigliosa cascata di editoriali vintage pubblicati su Vogue e Self-Service. Uno spazio in cui celebrare ogni giorno icone della moda internazionale come Siouxsie Sioux, Raf Simons lanciando allo stesso tempo messaggi politici femministi.
6. @margiela.archive
Un archivio che racconta la storia di un brand avvolto in un alone di mistero. «Il ruolo di Margiela in qualità di marchio di moda di lusso commerciale rende spesso difficile comprendere il suo messaggio anti-fashion contro l’establishment a meno che non si conosca la storia del brand. Mi auguro che il mio account possa far conoscere a più persone Martin Margiela e il suo messaggio iniziale all’industria della moda», dichiara a Vogue Darius Fischbacher di @margiela.archive.
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