Nonostante secondo Interbrand il brand luxury più famoso al mondo sia Louis Vuitton, è a Gucci che si deve la crescita più rapida (che nel 2019 ammontava a +23%).
Un brand che negli ultimi anni, soprattutto con la figura del Creative Director Alessandro Michele, ha saputo farsi notare e amare dai giovani di tutto il mondo, inserendosi con facilità in ogni tipologia di stile: fashion, chic ma anche in sfaccettature più rustiche come il radical chic e lo stile contemporaneo che riprende gli anni ’70.
Via libera quindi ad una stuolo di falsi e imitazioni di ogni tipo: dai più riconoscibili a quelli più incredibilmente veritieri, di cui la Cina e, più generalmente, l’oriente sono gli esperti numero uno del settore, con prezzi spesso anche maggiori rispetto a quello che crediamo costare un falso.
La Fake/Not Collection altro non è che la risposta del brand al fenomeno della Counterfeit Culture. La collezione è composta principalmente da accessori (zaini, pouch, sciarpe, portafogli, ciabatte, trucker Hat e una giacca imbottita) e ogni pezzo presenta, scritto a caratteri cubitali, l’item ‘NOT FAKE‘, a ribadirne l’autenticità ma in modo del tutto ironico: infatti frontalmente lo spettatore ha la visione di ‘FAKE‘ e solo in un secondo momento, sul retro, legge la scritta ‘NOT‘.
La Collection è già disponibile all’interno del sito Internet.
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