C’è un trend in atto, di cui si sono già accorti tutti. Ma che ora sta assumendo dimensioni veramente importanti.
Brand come Nike a Adidas negli ultimi anni si sono impegnati come non mai a evolvere la propria tecnologia ai massimi livelli per primeggiare nelle performance sportive, in particolare nel running.
Nike, con tutte le sue ultime tecnologie, tra cui, in particolare la tecnologia Flywire, con tiranti che scorrono sotto la superficie della scarpa per fissare il piede in una calzata allo stesso tempo comoda e avvolgente, e soprattuto con la tecnologia Flyknit. Un tessuto rivoluzionario con il quale si è trasformato il modo di fare le scarpe: le sneakers vengono letteralmente tessute con fibre che ne garantiscono parametri altissimi di leggerezza, resistenza e traspirazione (eliminando anche scarti di produzione, con risvolti anche ecologici). Tutto quello che è proprio richiesto dai migliori runner.
Adidas ha risposto con il suo tessuto Primeknit, molto vicino al concetto di Nike, e soprattutto con la innovativa tecnologia Boost: le suole sono realizzate con un materiale brevettato di micro-sfere che ricordano all’occhio il polistirolo: questo fa assumere alle stesse, oltre che la tanto ricercata iper-leggerezza, anche una capacità straordinaria di ritornare l’energia durante la corsa. A ogni falcata corrisponde una spinta verso l’alto, un rimbalzo in cui la dispersione di energia è ridotta ai minimi termini. Proprio quello che, anche qui, i migliori corridori cercano e che è capace di fare la differenza laddove si gioca sui piccoli dettagli.
Se la tecnologia di Nike Flyknit è stata ampiamente utilizzata per tutta una serie di sneaker che hanno inondato il mondo lifestyle, e sta rilanciando sil mercato la prima serie delle meravigliose Flyknit Racer nei colori Volt e Rainbow (che vedere nelle foto qui sotto) quello che ultimamente impressiona, soprattutto in relazione alle nuove serie Ultraboost di Adidas, e che proprio i modelli più tecnici (e cari), realizzati specificatamente per la corsa, hanno tracimato nel fashion. Sotto completi impeccabili, attorno alle sfilate e durante gli eventi più cool, ai piedi dei trend-setter ci sono i top di gamma del catalogo running.
Questa tendenza è stata captata e assecondata da Adidas per tempo dando vita proprio a una serie di limited edition delle sue Ultra Boost, realizzate in collaborazione con stilisti di grido come Stella McCartney.
Le motivazioni possono essere diverse. Sicuramente da un lato i fashion addict, aspirano sempre al top di gamma, ai modelli più esclusivi e limitati e che appartengono alla fascia di prezzo più alta, cosa che ovviamente garantisce una maggior esclusività.
Dall’altro lato, per chi è sempre alla ricerca del massimo (e aggiungiamo, se lo puo’ permettere) attingere a sneakers dalla prestazioni eccezionali, sicuramente puo’ apportare benefici anche quando le scarpe sono vestite nella vita di tutti i giorni, dove caratteristiche, ad esempio di ammortizzazione, comodità e traspirazione. Quando la vita della metropoli diventa una vera staffetta quotidiana.
E poi c’è un ultimo motivo. I modelli da gara spesso sono realizzati con materiali e finiture che non passano inosservati: combinazione di colore ardite, dettagli lucenti, materiali riflettenti. Questo essere ‘fuori dagli schemi’ è sicuramente un motivo di grande attrazione per i fashion-addict.
Ma questo trend non fa solo parte di big player del mondo sneakers. Anche nuovi brand emergenti, che si stanno lanciando sul mercato italiano e internazionale hanno capito che il DNA tecnico è adorato dal pubblico più ricettivo alla nuove tendenze.
E’ ad esempio il caso di Wonly (www.wonly.it): un nuovo brand di sneaker che verrà presentato ufficialmente al prossimo White Milano durante la Milano Fashion Week, è che è il risultato della partnership tra il gruppo italiano Blackboard e uno dei più importanti produttori internazionali di sneaker tecniche che lavora proprio realizzando i top di gamma per i sopracitati colossi.
L’idea di Wonly è quella di prendere sneakers da running professionistico, con i materiali più tecnici e performanti possibili, piazzarle su una suola alta che strizza l’occhio alle platform, con un carro-armato dal sapore tennis e declinarle in una varietà di colori iper-fashion. Un’esplosione di colori, dove anche il laccio elastico con chiusura a clip in stile escursionistico garantisce un altro elemento allo stesso tempo tecnico e distintivo.
Piazzatele nei migliori store italiani iper-selezionati e stiamo a vedere se ne viene fuori un nuovo fenomeno. C’è voglia di novità e di idee fuori dagli schemi, affianco ai fenomeni che dominano il mercato.
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