Ripensando alla moda dell’ultima stagione e alle varie campagne o strategie pubblicitarie si ritrova una costante: un’ossessione per il colore rosa.
Gli ultimi studi hanno dimostrato che la prevalenza di colori nelle collezioni di quasi tutti gli stilisti sia stata una scelta concia: quella di distrarre il pubblico segnato dalla pandemia e dalla guerra.
Un po’ come gli anni 20 del XX secolo in cui la moda ha reagito alla Grande Depressione e al proibizionismo scaturendo lo stile iconico dei Roaring Twenties, così anche noi un secolo dopo abbiamo reagito ad eventi disastrosi con un’esplosione di colori nel nostro guardaroba.
Probabilmente vedremmo questi anni come gli anni più colorati della storia della moda.
Ma il rosa esattamente che valore ha e cosa significa?
Il rosa nella cultura occidentale viene considerato come un colore simbolo di speranza. Il rosa esprime positività, sicurezza e ottimismo. E una nuance emozionale, che riesce a trasmettere gentilezza, protezione e tranquillità.
Il primo ad iniziare questa vera fissa per il colore rosa è stato lo stilista Jacquemus, in cui per il Natale 2021 ha lanciato due capsule collection composte solo da oggetti, capi e accessori rosa, dal nome Pink2.
La prima collezione è composta da una selezione di articoli realizzati anche in collaborazione con altri brand, designer e creativi.
Sono presenti pezzi iconici come le borse le bag Chiquito e Le Carinu nelle shade dal baby pink al fucsia; il cappellino alla pescatora, il beanie, le t-shirt, felpe, pigiami e calzini realizzati nei toni del rosa; il mini cardigan Le Maille che appartiene alla collezione Montagne.
Poi lo stilista francese si è cimentato in collaborazioni che vanno al di fuori dell’universo moda e ha creato in partnership con VanMoof una bicicletta elettrica dotata di una tecnologia antifurto; dopodichè ha realizzato un peluche con BigStuffed a forma di granchio L’Esquinade, che prende il nome di una spiaggia a Marsiglia ( Luogo amato dallo stilista); poi ha rilasciato un’ acqua frizzante con un infuso di CBD. Infine Simon Porte Jacquemus ha realizzato una candela dalle forma scultorea con l’artista Ann Vincent e con Boris de Beijer ha invece realizzato bicchieri, porta uova e palline di natale fatte a mano dai maestri del vetro olandesi.
La seconda parte della capsule è invece la collezione che inizia Jacquemus nel mondo kidswear. L’aspetto molto dolce della campagna pubblicitaria, risiede sia nella scelta di prendere bambini come modelli e anche l’utilizzo del rosa che infonde tenerezza e senso di protezione.
I veri protagonisti del Natale sono sempre i più piccoli e nelle foto viene restituita la stessa magia dell’infanzia. I bambini sono protetti dai morbidi capi Jacquemus, i vestiti esaltano la loro innocenza.
Il rosa in Pink2 sostituisce il rosso come canonico colore natalizio. La scelta è stata intelligente sia da un punto di vista creativo che di marketing.
Tutto per natale è rosso o dorato perchè non cambiare questa regola? Attirare di più il pubblico con un colore diverso dal solito.
Inoltre il colore rosa risulta dare un senso di protezione e di tenerezza che si sposa perfettamente con la scelta di inserire dei bambini nella campagna pubblicitaria e che ricorda l’atmosfera che si respira nel periodo natalizio.
Nella stessa settimana del rilascio della collezione kidswear lo stilista francese ha deciso di aprire a Parigi un popup store concepito come un distributore di prodotti Jacquemus aperto 24h su 24.
L’intero negozio era rosa e anche gli oggetti in vendita erano dello stesso colore. Una mossa davvero smart da parte di Jacquemus, un punto vendita diverso caratterizzato da un blocco di colore divertente e coinvolgente che ha visto l’interesse da parte del pubblico che impazzito è corso a vedere il negozio! La gente è stata mossa da una grande curiosità, il pop up store sembrava più un’installazione artistica o un’esperienza immersiva nel colore rosa e nel mondo Jacquemus.
Jacquemus non è solo un brand davvero forte dal punto di vista estetico, ma anche di immagine e di coinvolgimento del pubblico. Lo stilista sa parlare agli amanti di moda, differenziandosi però dai grandi brand storici francesi che molte volte sembrano essere omologati. Jacquemus è personale, giovane, fresco, comunica con una fetta di mercato che desidera degli oggetti che esprimano classe, semplicità ed allegria.
A seguire questo filone del rosa troviamo Valentino.
Nella FW 22/23 presentata a Marzo del 2022 ha sbalordito tutti creando un ambiente e una collezione interamente rosa, per l’esattezza fucsia acceso. Fatta qualche eccezione con outfit neri, nessun altro colore era presente in passerella. La scelta è stata veramente forte da un punto di vista visivo: delle forme eleganti e sinuose si muovevano all’interno di un ambiente monocromatico. Infatti per Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della Maison, la scelta monocromatica è stata proprio fatta per far concentrare il pubblico sui dettagli e sulle silouhettes. Inserire solo un colore è come non inserire nessun colore, alla fine l’occhio si abitua e si accorge di forme e dettagli che con molti colori non avrebbe notato.
Ma perché il rosa?
Piccioli ha optato per una nuance di rosa molto forte, audace e accesa. Seppur il colore che ha utilizzato sia simile a quello di Jacquemus, il setting della sfilata e la scelta monocromatica di una tonalità così forte danno un messaggio davvero diverso.
Il rosa in questo caso è forza, coraggio e una grande personalità.
Valentino ha collaborato con il Pantone Color Institute per far diventare quel rosa un Pink PP un colore, dalle iniziali dello stilista Pier Paolo Piccioli.
Intorno la metà di Aprile invece è stato il turno di Balenciaga.. anche la storica Maison francese è stata “contagiata” dalla pink mania
Nel cuore di Londra precisamente a Mount Street la maison francese ha installato un negozio completamente rosa e furry.
Questa scelta è stata fatta per celebrare quella che da Vogue è stata definita come nuova it-bag, la borsa Cagole. Con questa nuova uscita è stata creata una linea di accessori e calzature ispirati a questo nuovo ed iconico design. L’intero negozio è stato coperto in pelliccia rosa. Una moquette pelosa che si estendeva dal pavimento fino agli scaffali dove emergevano in colori sgargianti le nuove uscite.
Una scelta davvero innovativa, insolita e cool. Una pubblicità senza eguali. Chiunque fosse stato a Londra o di passaggio avrebbe avuto voglia di entrare. Immergersi in un’esperienza di shopping così diversa.
Rosa… in questo caso cosa significa?
Per la scelta dei materiali e della nuace, questo rosa vuole invitare lo spettatore ad entrare. E una tonalità tenue, protettiva, il negozio sembra infatti una morbida tana dove rifugiarsi. Dove poter essere coccolati nella scelta di una nuova bellissima borsa.
Come abbiamo visto nell’articolo il colore rosa ha un forte valore e può assumere significati diversi a seconda della nuance. Essere in grado di captare degli aspetti più nascosti nella moda ci aiuta a capire i cambiamenti sociali e culturali in atto nel nostro tempo e a dare un significato più profondo a quelli che sembrano solo vestiti. Capire, analizzare e domandarci ci aiuta sempre ad essere più consapevoli e andare al di là della semplice apparenza.
Un negozio rosa non è un semplice negozio rosa.
Una collezione rosa significa di più di una sfilata monocromatica.
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