Giugno è alle porte, e si sa, un’onda rainbow attraversa ogni anno questo mese per rendere onore alla comunità LGTBQ+. Per trenta giorni: gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, queer ed intersessuali, manifestano nella strade di ogni città, ricordando al mondo la propria dignità e i propri diritti, ma soprattutto la libertà di amare chi si vuole e di essere ciò che si vuole. Personalità eccentriche, agghindate dalla testa ai piedi con costumi estrosi e make up sgargianti, scendono in piazza a far festa, trovando l’occasione per vivere a pieno il loro giorno e fare il dito medio a discriminazioni e pregiudizi.
Sono passati 51 anni da quel famoso 28 giugno del 1969 in cui avvennero gli scontri di Stonewall; un evento che seppe sconvolgere il mondo dando inizio ad un rituale ricorrente, un leitmotiv in cui credere e per cui lottare. E’ come se fosse un anniversario internazionale segnato sul calendario, un appuntamento fisso che attraverso parate ed eventi di ogni genere sa dare un benvenuto colorato all’estate.
Più passa il tempo più la voce di ogni cittadino di ogni Paese diventa più forte, per quanto la battaglia alla sensibilizzazione sia ancora lunga e con ogni probabilità non otterrà mai la vittoria che merita. Eppure il Gay Pride continua e non si ferma, al contrario, diventa un tema che sa ramificarsi in ogni ambito sociale. Lo stesso fashion system ne è sempre più coinvolto. Molti sono ormai i brand che con edizioni speciali e capsule collection coloratissime, esprimono la propria solidarietà rafforzando il messaggio arcobaleno.
Ecco una rassegna delle proposte più interessanti per il 2021!
VANS
In occasione del Pride Month che avrà inizio tra due settimane, Vans ha lanciato una capsule collection composta da sneakers iconiche e capi d’abbigliamento, da ora disponibile sul sito online del brand. Risaltano in particolar modo le Classiche Slip-On, le Era, le SK8-Mid e le ultime arrivate UltraRange; tutte ravvivate da inserti colorati e applicazioni glitter sulla tomaia. Ma non è tutto, il brand streetwear ha anche deciso di evolvere 200.000 dollari a quattro associazioni diverse che promuovono i diritti della comunità LGTBQ+.
CONVERSE
Altro esempio di brand sportivo Pride-friendly è: Converse. Diverse sono le silhouette che completano questa capsule: la Chuck 70, la Chuck Taylor All-Star proposta nella versione high, low e platform ed infine la Run Star Hike. Composizioni floreali e grafiche arcobaleno animano la costruzione di ciascuna sneakers. A tratti potrebbe sembrare un paesaggio disegnato da un bambino, ma in realtà è il prodotto di una collezione pensata per esprimere gioia e libertà. Un’appello per chi si identificasse in questo mood colorato, sappiate l’online store è al vostro servizio per l’acquisto, il cui ricavato finanzierà le onlus competenti.
LEVI’S
C’è chi poi, come Levi’s, che oltre a celebrare l’orgoglio della comunità LGTBQ+, si rende persino promotore di un messaggio di rispetto per il corretto uso dei pronomi. Attraverso una campagna intitolata: “All Pronouns. All Love”, il brand denim incoraggia l’empatia e l’inclusività. L’ampia selezione comprende: classici come giacche Trucker, jeans, t-shirt, oltre ad una gamma di accessori come cappelli, borse a tracolla, boxer e slip.
Il risultato è una collezione unisex con accenti arcobaleno e parole come WE e US che trasmettono con forza un messaggio di unione e collettività contro ipocriti parametri individualistici. Non bisognerebbe aspettarsi altro se non questo da un veterano come Levi’s, l’unica azienda californiana che nel 2007 si schierò a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. La collezione Pride 2021 aiuterà ulteriormente gli sforzi di OutRight Action International ( organizzazione impegnata nella difesa dei diritti umani).
BALENCIAGA
Da quanto lo stilista georgiano, Demna Gvasalia, ha assunto la direzione creativa; la maison francese ha fatto spesso parlare di sé con i suoi slogan a sfondo politico e sociale. Ed anche stavolta non si è smentita lanciando un messaggio incisivo attraverso un design semplice, facile da indossare ma anche di forte impatto. Rilasciata con un mese di anticipo, è probabilmente la collezione più genderless mai presentata finora, oltre ad essere interamente sostenibile.
Lo slogan “Gay Pride Balenciaga” incombe su capi di abbigliamento casual come: felpe, t-shirt e cappellini, accompagnati da pezzi più audaci come: le scarpe con cinque dita o gli stivali alti fino alla coscia ricchi di dettagli e fibbie. A far da sfondo nella campagna pubblicitaria, ci sono le più importanti attrazioni turistiche (aggiunte in post-produzione), prime fra tutte: la Torre di Pisa, la prima città italiana ad ospitare il Gay Pride nel 1979.
Demna Gvasalia: “Sono gay. Sono cresciuto in una società in cui non avrei potuto indossarlo e ci sono posti al mondo in cui non puoi farlo oggi. È importante lottare contro l’omofobia. Non sono uno che esce per strada e grida. Ma questo è l’attivismo politico della moda che posso fare.”
REEBOK
A completare l’elenco c’è: Reebok, che per l’occasione si unisce all’iniziativa con la sua nuovissima capsule “All Types of Love”. Tra le proposte riguardanti le sneakers, figurano silhouette come: Classic Leather, Instapump Fury OG, Nano X1 e Floatride Energy. Anche stavolta i colori della bandiera del Pride dominano sulla tomaia bianca in morbida o talvolta in tela. Ma l’aspetto più interessante è dato dal dettaglio presente sulla linguetta delle scarpe, un manifesto riguardante tutti i tipi di amore. In abbinato ci sono articoli di abbigliamento che includono magliette, felpe con cappuccio e pantaloncini in cui viene lo slogan della campagna 2021 del brand : “Always Classic Always Proud”.
L’intera collezione spazia su colori neutri che vanno dal bianco al nero al rosa pastello, ed è già acquistabile sul sito Reebok. Anche in questa occasione non manca lo sforzo filantropico da parte del brand che si impegnerà a donare $ 75K al Sylvia Rivera Law Project , un’organizzazione che lavora per garantire che tutte le persone siano libere di auto-determinare la propria identità ed espressione di genere, indipendentemente dal reddito o dalla razza, e senza subire molestie, discriminazioni o violenza.
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